Sun Fast 30 One Design prova in mare
//

Sun Fast 30 One Design, prova in mare per un monotipo veloce e rivoluzionario

3 mins read

Il nuovo Jeanneau Sun Fast 30 One Design è una barca a vela pensata per rendere accessibili a tutti le regate d’altura. Con un prezzo di partenza inferiore ai 150.000 euro, rappresenta senza dubbio non solo una valida alternativa per gli equipaggi che vogliono correre in monotipia con un budget ragionevole, ma anche una scelta ecologica visto che, il nuovo Sun Fast 30 One Design, è la prima barca a vela di serie ad essere costruita con uno speciale composito, totalmente riciclabile.

Scafo e coperta sono stati stratificati con il metodo dell’infusione sotto vuoto utilizzando resina Elium® che, sviluppata da Arkema, oltre a rendere il prodotto completamente riciclabile, offre prestazioni meccaniche superiori a quelle della resina poliestere, con un peso decisamente limitato. 

Le linee di carena, studiate da VPLP Design, sono aggressive e convergono in un ancor più sportiva prua arrotondata. La deriva, che porta il pescaggio a due metri,  è composta da una lama in ghisa dotata di bulbo terminale. 

Sun Fast 30 One Design

Albero, boma e bompresso sono in carbonio, mentre il generoso piano velico da 59 metri quadri prevede una randa square top e un J2, indispensabile per risalire velocemente il vento mentre, quando le condizioni si fanno dure, si arma un J3. Notevole anche la superficie velica alle portanti, dove sono previsti un Code 0 e due spinnaker asimmetrici, con il più grande di questi si arriva a ben 137 metri quadri. Davvero non male per una barca a vela che pesa a secco solo 2.650 kg.

L’attrezzatura di serie dello Jeanneau Sun Fast 30 One Design è decisamente completa, c’è gia davvero tutto quello che serve per navigare e partecipare a regate d’altura, sia in termini di piano di coperta che di elettronica, autopilota e sicurezza. 

Gli interni sono, per ovvi motivi di peso, ridotti al minimo anche se sono presenti un’enorme postazione di carteggio dotata di seduta, un wc e le indispensabili cuccette. Un Nanni da 10 cavalli , dotato di sail drive, completa il quadro generale delle componenti di questo racer.

Ma è arrivata l’ora di mollare gli ormeggi per scoprire come si comporta in mare.

Jeanneau Sun Fast 30 One Design: la prova in mare

Difficile non sentirsi a proprio agio con il piano di coperta del nuovo Sun Fast 30 One Design, lo spazio è decisamente abbondante e tutto è esattamente dove dovrebbe essere, a portata di mano o di piede, se ci riferiamo a quei bellissimi punta piedi, che tanta sicurezza regalano a barca sbandata. Sono seduto sulla panca sopravvento e, prolunga del timone a barra in mano, posso raggiungere e regolare le volanti e la scotta e il trasto della randa, magnifico! La regolazione del genoa è invece rimandata al winch sottovento, dal quale si può anche agevolmente regolare tridimensionalmente il punto di scotta.

Il vento scarseggia oggi, il cielo è cupo e l’aria pesante. La superficie del mare è leggermente increspata, ci saranno al massimo 2/3 nodi d’aria, quindi issiamo la grande randa e, con poca convinzione, anche il J2. Poggio un filo e il Sun Fast 30 One Design prende subito velocità, circa 3 nodi, mentre la carena scivola leggera sull’acqua, a poppa la scia è pulita, non c’è il minimo segno di attrito.

Sun Fast 30 One Design sailing

Scorgo in avanti un’area dove la superficie del mare è più scura, sembra che li ci si sia più pressione, però dobbiamo virare per raggiungere quel braccio di mare e a questa velocità … e invece nulla perché, con un po’ di delicatezza, Sun Fast 30 One Design cambia di mura senza rallentare o quasi.

Poi arriviamo nella zona dove il vento è disteso e le cose cambiano. Qui ci sono 5/6 nodi d’aria ma, per questa barca, sono decisamente più che sufficienti per partire a razzo e in un batter d’occhio, a 30° dall’apparente, già facciamo quasi la velocità del vento. Poggio a 40° e la velocità aumenta ancora, facciamo più di 6 nodi e la scia è ancora pulita.

Viriamo per rimanere in quest’area e poggiamo per issare il Code 0 che, una volta srollato ci consente di navigare fino a 70/80 gradi dall’apparente senza perder velocità. È chiaro che stiamo navigando con il solo vento apparente, Sun Fast 30 One Design ne produce a dismisura, facilitato dalla quasi totale assenza di onda. Lo confermano anche le altre barche a vela presenti nel golfo che, mentre noi navighiamo veloci, sono praticamente ferme, trattenute dal loro peso. D’altro canto il Sun Fast 30 One Design ha praticamente la stessa superficie velica del Sun Fast 3300 ma pesa ben 800 kg in meno!

Upwind

La capacità di essere veloce con poco vento è fondamentale per una barca a vela che deve partecipare a lunghe regate d’altura. La notte e le calme di vento sono proprio le condizioni dove le barche veloci si avvantaggiano sul resto della flotta.

Mi sarebbe piaciuto provare questa barca a vela in condizioni di vento medio/forte, questa carena sembra fatta apposta per planare nelle andature di poppa, quando il grande spinnaker asimmetrico è issato e il Sun Fast 30 One Design può dispiegare tutti i suoi 137 metri quadri di tela.

Conclusioni

Sun Fast 30 One Design è un racer decisamente ben concepito. Agile e veloce anche in condizioni di vento scarso, come nel nostro caso, consentirà certamente anche ai velisti meno abbienti di cimentarsi in appassionanti regate d’altura. Completo di serie di tutto ciò che serve per regatare e studiato per semplificare le manovre, è l’ideale per gareggiare sia in singolo che in doppio. 

Dati tecnici

Lunghezza fuori tutto10,40 m
Lunghezza scafo8,99 m
Lunghezza al galleggiamento8,4 m
Baglio massimo2,99 m
Peso2650 kg
Peso del bulbo1.000 kg
Pescaggio2 m
Cuccette2+2
MotoreNanni 10 Hp
Carburante40 L
Superficie velica di bolina59 mq
Superficie velica di poppa137 mq
Categoria CEA 4 – B 5 – C 6
Ingegneria navaleVPLP Design

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura.
Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Concessioni demaniali, stop alle proroghe: il punto della situazione sui porti turistici

Next Story

Scanner Marine, i cinque Envy protagonisti al Palma Boat Show

Latest from Blog