Didattica Nautica

Ormeggio

Ingresso E Ormeggio

Quando accostiamo a un pontile in andana, dobbiamo prima di tutto imparare che l’avvicinamento deve avvenire con un angolo fra i 30° e i 40°: questo perché al momento dell’accostata la poppa girerà circa il doppio della prua; quando quest’ultima sarà quasi appoggiata e la poppa a 1 o 2 metri, non dovremo far altro che ruotare la barra del timone facendo accostare l’intero scafo alla banchina.

Ovviamente, ciò vale in un sistema perfetto con vento o in spazi ristretti dove dovremo sfruttare o contrastare gli elementi e muoverci di conseguenza: in presenza di vento favorevole ci allineeremo con lo spazio da occupare e aspetteremo che lo scavo sia spinto in posizione e in spazi ristretti accosteremo con un angolo maggiore, in modo che dal lato di rotazione dell’elica, quando la prua sarà quasi in banchina, potremo inserire la marcia indietro e sfruttare l’accostata laterale della poppa e la spinta del vento sulla prua.

Nei casi limite, quando vento, spazio ed elica non sono favorevoli, dovremo ricorrere alle manovre di tonneggio: utilizzeremo cioè la trazione di cime fissate tra la barca e il pontile; con vento dalla banchina ci avvicineremo di prua, facendo attenzione che questa non si sposti per effetto del vento e una volta fissata al pontile e opportunamente protetta con parabordi, inseriremo la retromarcia che, tirando sul traversino, farà accostare la poppa; accostare di poppa con vento dalla banchina è invece più semplice, perché non avremo il rischio che la prua brandeggi; non avremo però la possibilità di far girare la prua utilizzando il motore, ma dovremo alare su una cima fissata a prua per portarla in posizione.L’ormeggio in andana è apparentemente il più comodo per salire, scendere o effettuare manovre di carico e scarico, ma non è necessariamente il più sicuro e il facile da attuare.

Ormeggiare di prua o di poppa con cime a terra e una seconda fissata al fondo a impedire il contatto fra la barca e la banchina, è l’ormeggio più comune.

L’ormeggio di prua o di poppa, sarà sempre assicurato con 2 cime fissate in banchina e una o più ancorate al fondale del porto per mezzo di un corpo morto (un peso solitamente in cemento) o una catena fissata fra vari corpi morti: quest’ultima cima (comunemente definita trappa), è poi assicurata alla banchina stessa per consentirne il recupero.

In avvicinamento controlleremo, come sempre, la posizione di eventuali altre imbarcazioni, lo spazio a disposizione e la presenza di vento o corrente; con queste specifiche decideremo se è più facile avvicinarsi con la prua o con la poppa: se infatti non c’è differenza nel sistema di ormeggio, ce n’è tanta per il comportamento dell’imbarcazione; con vento proveniente dalla banchina sarà più facile avvicinarsi di poppa, al contrario, con vento verso la banchina è consigliabile avvicinare la prua, così da rendere più facile mantenere dritta la barca.

Se il vento è al traverso e decidiamo di entrare di prua, dovremo avvicinare l’ormeggio prua al vento, quindi girare la barca tenendo conto che la prua girerà più dell’ordinario; per ormeggiare di poppa risaliremo il vento con abbrivio maggiore del normale per mantenere le capacità di rotta dello scafo, altrimenti a velocità ridotta la prua potrebbe non girare a sufficienza.

In ogni ormeggio che effettuate è, come detto, buona norma pianificare bene, ma non abbiate paura di ripetere la manovra così come in condizioni disagevoli o con cattivo tempo, di richiedere assistenza ai marina solitamente attrezzati sia con personale a terra, sia su gommone per aiutare l’evoluzione della barca.