Italia Yachts 15.98, prova in mare | TuttoBarche

Abbiamo provato la nuova ammiraglia del cantiere di Chioggia. Una barca per navigare a lungo, anche in oceano. Costruzione eccellente e prestazioni interessanti.

Ci è piaciuta davvero molto l’ultima nata in casa Italia Yachts, l’ammiraglia è solo l’ultimo tassello di una gamma di belle barche, risultato del lavoro di molte menti esperte come quelle di Maurizio Cossutti, dello Studio Spadolini, di Franco Corazza, di Maurizio Testuzza e  di Matteo Polli, che ha coordinato tutto il progetto.

La barca ci è piaciuta molto perché, cosa che ci accade sempre più raramente (forse stiamo invecchiando, forse le belle barche sono sempre più rare) ci ha fatto veramente venir voglia di prendere e partire. Molto retoricamente potremmo dire che è una barca che fa sognare, che istiga a navigare veramente. Sia dentro che fuori ha il DNA da vero blue water cruiser, da scafo per macinare tante miglia, ovunque. Una volta questa era la sensazione che si aveva salendo a bordo degli Swan, ancora belli e affascinanti. Ma adesso tutti grandi, troppo grandi per poter far sognare le persone normali (il prezzo del 15,98, certo, non è per tutti, ma non siamo ancora nel mondo delle vere “big boats”).

Ecco che le barche di Italia Yachts, e in particolare quest’ultima, vanno proprio a colmare quel vuoto, e lo fanno bene, senza improvvisazioni. Perché ci è piaciuto tanto questo sedici metri? Prima di tutto per come naviga. Ha parecchia immersione e tanto peso nel bulbo (il 36%), ha estremità piuttosto fini, ha i pesi ben addensati a centro barca, ha parecchia “cavalleria”, cioè molta tela da tirare a riva. Ha anche una sola e bella grande pala del timone. E’ insomma una barca che può navigare veramente, anche di bolina, e che alla ruota si sente sempre. E’ estremamente divertente: bisogna portarsi in giro più di 16 tonnellate ma ce ne si accorge ben poco.

Anche durante la nostra prova, tra i 10 e i 12 nodi, e quindi non con una grande aria, con in più un po’ di fastidiosa onda morta, se l’è cavata brillantemente. Bene le accelerazioni in uscita dalle virate, bella e pulita la scia, ottimo l’angolo di bolina. Poggiando, in queste condizioni, serve subito il gennaker, ma la sua gestione è estremamente facile nonostante sia un “fazzolettone” da 220 mq.

La coperta è infatti ben organizzata, con molta attenzione alla crociera pura (vedi grande pozzetto con specchio di poppa ribaltabile) ma anche pensata per portare sempre bene la barca (c’è una vero trasto randa, due veri carrelli per il genoa rinviati a poppa, un paterazzo idraulico regolabile).

E sotto coperta? Tutto più che bene, leggere i “giudizi in sintesi” per credere. Una particolare nota di merito per la cucina (perfetta), per la giusta “densità” (ci si muove bene ovunque, ma di bolina non si “naviga” ovunque sul pagliolato) e per la concezione generale di barca dove le cabine sono viste come luoghi per stare a letto, inutile dedicargli troppi volumi, ben più utili altrove (per esempio, in sottrazione, per rendere la carena più veloce). Filosofia che sposiamo in pieno.

 

IL TEST

La prova è stata effettuata con vento fra i 10 e i 12 nodi e mare poco mosso

PRESTAZIONI RILEVATE

  • Velocità massima a vela con vento reale di 10/12 nodi: 9,1 nodi
  • Bolina stretta: 7,1 nodi
  • Bolina larga: 8,3 nodi
  • Traverso: 8,9 nodi
  • Lasco e poppa: 8,6 e 6,6
  • Velocità a motore misurate: massima 9,0 nodi; crociera a 2.500 giri 8,2 nodi; a 2.000 giri 7,2 nodi.

IMPRESSIONI AL TIMONE

Timonare questa barca è fonte di soddisfazioni continue, la risposta è piacevole e immediata, come se timonassimo una barca ben più piccola. La visibilità è ottima, si legge bene il genoa e gli strumenti sono a “portata di sguardo”. Di bolina la barca si esprime molto bene, poggiando le velocità aumentano e, dando gennaker, la barca rimane veloce anche nelle ariette. Prestazioni ottime, se non addirittura esaltanti per un “bestione” da 16 tonnellate come questo. E con una predilezione (cosa rarissima di questi tempi) per le andature portanti. Le condizioni del test non hanno permesso di testare la stabilità di rotta ed il passaggio sull’onda anche se la sensazione è che la barca viaggi sui binari.

Nella navigazione a motore le velocità sono più che soddisfacenti con un’ottima velocità di crociera, in porto con elica di prua ed elica a tre pale abbattibili, ormeggiare è un gioco da ragazzi. Il motore resta silenzioso se non si esagera con il gas, lo stesso dicasi per le vibrazioni. Opzionale è il motore da 110 Hp (linea d’asse al posto del sail drive) ma non ne abbiamo assolutamente sentito il bisogno.

VALUTAZIONI SULLA BARCA

Ci sono mestiere ed esperienza nell’allestimento della coperta. Tutto è ben dimensionato e complessivamente molto ricco. Con i winch elettrici (forse solo da rivedre la posizione dei pulsanti) la barca la può portare una persona sola. Molto bene la plancia di poppa abbattibile e il tanto spazio alle spalle della timoneria. Il rig è ben dimensionato e, soprattutto, molto funzionale. Furbo il genoa al 107%, bene il rinvio di tutte le manovre in pozzetto.

Il teak è il migliore antisdrucciolo possibile, qui c’era su tutta la barca (ma su passavanti e tuga sono optional). La sistemazione della zattera autogonfiabile è perfetta, in un gavone dedicato alle spalle della timoneria.

Di vani di carico ce ne sono molti, sia sopra che sottocoperta,  sempre ben rifiniti, anche all’interno.

La carena ha una notevole immersione ed il raddrizzamento è notevole (36%), le estremità non sono troppo piene e non presentano spigoli “alla moda”.

Il piano velico presenta un genoa a bassa sovrapposizione (107%) da 78 mq ed una randa da 98 mq, il gennaker con calza della barca in prova misurava 220 mq. Tanti “cavalli” ma sempre gestibili.

Articolazione degli interni: da vera “blue water cruiser”. Non ci sono effetti spettacolari, design eccessivo, invenzioni futuristiche. E’ tutto al posto giusto, tranne il carteggio che in questa barca semplicemente non c’è, scelta dell’armatore di questo primo esemplare di Italia 15.98.

Finitura: c’è un’ottima percezione di qualità, in ogni dettaglio. Sulla barca della prova c’era qualche sbavatura da “numero 0”, appena uscita dai saloni. Ma, nel complesso, la qualità di finiture e materiali è una delle briscole più pesanti che il 15,98 può giocarsi sul mercato.

Cucina: Viene voglia di partire e di mettersi subito a cucinare: è ricca come una normale cucina domestica, ma è pensata per essere utilizzata, veramente, anche in navigazione. Rarissimo.

Cabine: nel lay-out di questo primo modello l’armatore ha scelto quattro cabine, con una a centro barca con letti sovrapposti. Scelta che non ci dispiace per nulla.

Salone: non può vantare le mostruose volumetrie di altre concorrenti con baglio massimo da transatlantico, ma lo spazio certamente non manca lo stesso. E’ “pieno” nel modo giusto: non mancano punti di appoggio quando si naviga, ma c’è a disposizione c’è tanta superficie calpestabile.

Ergonomia e sicurezza interni: tientibene ovunque, scaletta sicura, pochissimi gradini, nessun angolo vivo. Ottimo, da vera barca oceanica.

COSTRUZIONE

Scafo e coperta: sono realizzati in sandwich con tessuti in vetro biassiali e unidirezionali impregnati con resina vinilestere. L’anima del sandwich è realizzata con PVC espanso a cellula chiusa di densità differenziata nelle diverse zone dell’imbarcazione. Rinforzi in carbonio sono collocati nelle zone di particolare carico. La fascia centrale dello scafo viene realizzata in laminato pieno. E’ possibile realizzare un crash-box sulla prua come optional. La struttura di rinforzo principale è realizzata in acciaio ad alta resistenza e galvanizzato, supporta i carichi di chiglia, lande e albero.

Bulbo: la chiglia standard è di tipo fisso con configurazione a “T” rovesciata, lama con parte strutturale scatolata in Weldox 700 e un siluro in piombo. L’estremità superiore della struttura è costituita da una piastra alloggiata in un incasso sul fondo dello scafo collegata alla struttura metallica del ragno con perni in acciaio inox AISI 316 serrate con dado e controdado. Le parti in acciaio vengono protette con adeguato ciclo epossidico e rivestite con carenature a profilo alare realizzato in vetroresina su stampo femmina, incollate alla parte strutturale. Il siluro è realizzato in fusione di piombo al 3% di antimonio, è collegato alla chiglia tramite perni verticali passanti solidali alla parte terminale dello scatolato.

Timoneria: la pala è realizzata in sandwich con laminato in vetro “E” impregnato con resina vinilestere ed anima in PVC espanso a cellula chiusa di densità variabile. L’asse del timone è in acciaio inox 316 ad alta resistenza o in alluminio Anticorodal. Le due boccole per l’asse del timone sono del tipo auto allineante con rulli in Derlin. Il sistema di governo è realizzato su due colonnine, due settori circolari in alluminio con frenelli in acciaio spiroidale da 8 mm e pulegge. Le due ruote sono in vetroresina verniciate di bianco, e con un diametro di 100 cm.

Albero e sartiame: frazionato a 9/10, passante con sartie in tondino discontinuo, tre ordini di crocette acquartierate.

Attrezzatura di coperta:

  • Vele: fiocco avvolgibile steccato e randa steccata Millenium Tecnora
  • 2 winch Harken XT 66 per le vele di prua, due winch Harken XT 62 per scotta randa e drizze. Tutti elettrificati (optional).
  • Riduzione fiocco: avvolgitore elettrico sotto al filo della coperta
  • Riduzione randa: randa semisteccata e lazy bag.
  • Carrelli genoa: si, regolabili dal pozzetto.
  • Rinvio delle manovre: sulla tuga con doppio ordine di stopper (complessivamente 14).
  • Trasto randa: si, a scomparsa sotto al filo della coperta.
  • Vang: rigido, rinviato in pozzetto
  • Bitte e passacavi: sei bitte, due a prua, due a poppa e due a centrobarca.
  • Comandi motore: monoleva tradizionale Volvo Penta
  • Strumenti navigazione: strumentazione B&G sdoppiata su entrambe le colonnine.
  • Strumenti motore: contagiri, elica prua, luci di coperta.

Interni:

  • Materiali: Gli interni e le paratie sono realizzati in compensato marino di vari spessori e impiallacciati in teak di elevata qualità con finitura a mano satinata. Il pagliolato è in compensato marino impiallacciato teak, mentre i gradini d’ingresso, le cornici delle porte e alcuni dettagli sono in lamellare di teak.
  • Disposizione: Nella versione della prova distribuzione dei volumi molto tradizionale: tre cabine matrimoniali di cui l’armatoriale a prua, le due di poppa quasi gemelle (la cucina sulla destra toglie un po’ di spazio calpestabile), più una quarta a letti sovrapposti a pruavia del quadrato. Solo due i bagni, ma molto grandi. Cucina U, ideale per essere usata anche in navigazione.

 

SCHEDA TECNICA

  • Progetto: Italia Yachts Design Team, architettura navale; coordinamento progetto Matteo Polli; design e styling Studio Spadolini; progetto strutturale Cossutti Yacht Design.
  • Costruttore: Italia Yachts Srl – Via Maestri del Lavoro, 50 Chioggia, tel. +39 041 4967891, fax 0411 5543923, www.italiayachts.it e-mail: info@italiayachts.it
  • Categoria di progettazione CE: A
  • Chiglia: fissa con siluro finale
  • Lunghezza f.t.: m 16,60
  • Lunghezza scafo: m 15,98
  • Lunghezza al galleggiamento: m 14,00
  • Larghezza massima: m 4,85
  • Rapporto lunghezza/larghezza: 3,4
  • Pescaggio standard: m 2,90
  • Peso imbarcazione: kg 15.800
  • Peso zavorra: kg 5.700
  • Rapporto zavorra/peso imbarcazione:36%
  • Tipo di armamento: frazionato 9/10, tre ordini di crocette acquartierate
  • Albero: passante in alluminio
  • Sartiame: tondino discontinuo
  • Superficie velica randa: mq 98
  • Superficie velica genoa (107%): mq 78
  • Superficie vela spinnaker o gennaker: mq 220
  • Motorizzazione barca in prova: Volvo Penta 75 HP
  • Trasmissione: Sail Drive
  • Elica: Gori 3 pale orientabili con over drive
  • Capacità serbatoi acqua: litri 700
  • Capacità serbatoi nafta: litri 600
  • Portata omologata: 12 persone
  • Prezzo base: 690.000 Euro (IVA esclusa)
  • Prezzo della versione provata: nd.
  • Principali extra: passavanti e tuga in teak, elettronica B&G o Simrad, motore Volvo Penta da 110 CV e trasmissione in linea d’asse, elica tre pale Gori, riscaldamento, aria condizionata, inverter-charger, batterie AGM, wc elettrico, elica di prua a scomparsa, attrezzatura gennaker, elettrificazione winches, avvolgifiocco elettrico, tendalino lazy bag, vele Millenium Tecnora, gennaker con calza, cuscinerie in coperta.

 

Redazione

Recent Posts

Scegliere l’invaso perfetto: cavalletti, puntelli, tacchi e selle

Come taccare lo scafo: i suggerimenti degli esperti per non rischiare di lesionare la barca…

15 ore ago

MERRY FISHER 895 serie 2, il weekender per tutto l’anno

Merry Fisher 895 serie 2, la prova in mare di una barca intramontabile Il Merry Fisher…

2 giorni ago

Guida al campeggio nautico: la tenda per dormire a bordo

Tenda da campeggio nautico : montata a poppa presenta molti vantaggi, ecco quali La prima esperienza…

2 giorni ago

Nasce il Salone Nautico Internazionale della Catalogna: appuntamento dal 17 al 19 maggio

È in arrivo un nuovo salone nautico che punta a diventare un attore internazionale tra…

3 giorni ago

Piergiorgio Scarani e Rio Yachts, un triennio di successi

Sono pochi i cantieri nautici che possono vantarsi di avere superato i 60 anni di…

4 giorni ago

Notizie Flash 2024

Notizie FlashNotizie flash della settimana 17mercoledì 24 aprile 2024GOZZO 38 CABINVarato nei giorni scorsi il…

4 giorni ago