Giornata del mare: l’11 aprile si celebra la cultura marinara
Una celebrazione istituita nel 2017 e inserita nel Codice della nautica da diporto per promuovere e sviluppare la cultura marinara presso gli istituiti scolastici di ogni ordine e grado.
Certo, quest’anno niente dimostrazioni, né pratiche né teoriche, da parte di chi in mare lavora ogni giorno.
Stiamo parlando delle donne e degli uomini della Guardia Costiera che, su mezzi sia navali che aerei, controllano le acque e le coste dell’Italia intera.
“La promozione della giornata – si legge in una nota della Guardia Costiera – è volta a valorizzare il mare quale elemento di sviluppo sociale, costruendo nell’opinione pubblica e nelle giovani generazioni la cultura e la conoscenza del mare, a tutela del quale il Corpo delle Capitanerie di porto si adopera quotidianamente.
Infatti questi valori di riferimento si configurano tra gli obiettivi e i compiti della Guardia Costiera, impegnata nella ricerca e soccorso, nella tutela della sicurezza della navigazione, nella difesa dell’ambiente, nella tutela del patrimonio ittico e dell’habitat marino e costiero, nonché in tutto ciò che riguarda gli usi civili e produttivi del mare“.
La convivenza in barca, si sa, è fondamentale per una crociera che sia il più possibile piacevole e distensiva e che non si trasformi in un ring galleggiante (leggi il decalogo per lo star bene in barca), così come è importante rispettare un certo “galateo” perché l’andar per mare ha una sua etica ben precisa (bon ton a bordo).
Ecco allora che studiare la terminologia nautica si rivelerà utilissimo per non confondere il verbo “cazzare” per una parolaccia o ripassare le nozioni del carteggio sarà provvidenziale per non perdere la rotta e non ritrovarsi in chissà quali acque territoriali.
Se poi ve la legate al dito facilmente e non volete essere derisi mentre tentate a fatica, col sudore sulla fronte, di fare un nodo sotto gli occhi dell’intero equipaggio che vi guarda a braccia conserte e con quel sorrisino cinico e spietato, ecco la top ten dei nodi principali.
Se infine siete scaramantici, vi spieghiamo ciò che non si dice e non si fa una volta messo piede sul ponte.
Incrociare le dita affinché questa emergenza finisca al più presto, invece, è lecito.
E tutti noi ce lo auguriamo, perché il mare è là che fuori che ci aspetta e, se fosse per noi, lo celebreremmo tutti i giorni, “in loco” ovviamente.
Per oggi accontentiamoci di festeggiare (in casa) cliccando sul nostro magazine online o sfogliando il nuovo numero della nostra rivista digitale.
Buona lettura e buona Giornata del Mare!
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