Coronavirus e mare: ecco perché in acqua siamo al sicuro | TuttoBarche

Coronavirus e mare: ecco perché in acqua siamo al sicuro

Coronavirus e mare : il sale dell’acqua marina è l’arma in più contro il Covid-19 

Si parla tanto del distanziamento sociale da rispettare in spiaggia (e se ne sente di ogni, tra strisce segnaposto, gabbiotti in plexiglass e cupole in bambù), ma in pochi finora si sono chiesti se nell’estate del Coronavirus fare il bagno sarà sicuro oppure no (come se al mare ci andassimo solo per rotolarci sulla sabbia).

La risposta è sì, fare il bagno è sicuro perché il rischio di contrarre il Coronavirus, ovvero il Covid-19, stando in acqua è pressoché inesistente.

Lo sostengono all’unanimità tanti virologi e, data la copiosa moltitudine di specialisti che durante questi due mesi di lockdown si sono espressi sulla pandemia con opinioni spesso differenti (e talvolta diametralmente opposte), il fatto che almeno su questo punto si trovino tutti d’accordo ci fa ben sperare.

Al momento, infatti, non ci sono studi che dimostrano la persistenza del Coronavirus nell’acqua, dove smarrisce la sua dose infettiva. Dose che invece riesce a conservare per via area, attraverso goccioline emesse mentre un individuo parla o starnutisce (da qui l’importanza dell’uso della mascherina).

Coronavirus e mare: c’è il rischio di contagio solo prima e dopo il bagno

Se il virus non sa nuotare, in mare è destinato ad annegare. In particolare l’acqua marina, ancora di più dell’acqua dolce di lago e di fiume, è in grado di annichilire il virus grazie al sale di cui è costituita in media al 35%. Inoltre, a coadiuvarla ulteriormente contro la diffusione del germe, ci pensano i raggi ultravioletti provenienti dal sole.

In acqua il virus non potrà avere una quantità di forza infettante, quindi non c’è alcun problema a fare il bagno – ha spiegato l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore dell’Unità Operativa della Clinica Malattie Infettive al Policlinico San Martino di Genova – Vale il discorso di una goccia nel mare: anche se uno lo elimina in acqua, il mare è così grande che non ci saranno problemi di infettarsi, e ciò è valido non solo per il coronavirus ma anche per ogni altro tipo di virus“.

Insomma, in mare la capacità del virus di propagarsi è nulla. Certo, prima di immergerci, è comunque necessario attenersi alle distanze di sicurezza tra le persone presenti sulla spiaggia. Quindi il rischio di contagio, semmai, è possibile prima e dopo il bagno.

In risposta ai dubbi sollevati da moltissimi cittadini, il Governo ha specificato che chi vive di fronte al mare, al lago o in prossimità di un fiume, o, più in generale, chi abita entro 200 metri di distanza dall’acqua può fare il bagno. Nullaosta già previsto nella vigente fase 1. Si tuffi chi può.

Joni Scarpolini

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