Dislocare un gruppo di bio robot sulla superficie dell’Oceano Indiano per carpirne informazioni sull’ ancora misterioso ecosistema. Questo è l’obiettivo del team di scienziati internazionali che attualmente sta navigando sulle acque oceaniche.
Rispetto ai sistemi di monitoraggio collocati da quasi un decennio nell’Oceano Indiano, che permettono di rilevare dati come le temperature dell’acqua, i nuovi robot sono forniti di sensori estremamente sensibili.
I BioArgos scenderanno al di sotto della superficie marina per rilevare importanti dati biologici dell’ecosistema oceanico, quali il tasso di azoto, ossigeno e clorofilla presenti, per ottenere un quadro preciso della condizione degli organismi viventi marini fin nelle loro forme primarie e poter poi riportare le informazioni raccolte ad un sistema satellitare.
Gli scienziati vogliono raccogliere informazioni utili anche sulla presenza del fitoplancton, un’alga che “converte” l’anidride carbonica in composti chimici organici con l’ausilio dei raggi del sole e che è alla base della sopravvivenza degli organismi acquatici e del grande processo vitale oceanico.
Questa spedizione è stata voluta ed organizzata dalla Fao, dal Csiro (l’agenzia scientifica nazionale australiano) e dal dipartimento di scienze del governo indiano.
I congegni tecnologici verranno posizionati nelle “correnti di vortice” in una zona compresa tra il Madagascar e la Christmas Island, a nord-ovest dell’Australia.
Per gli organizzatori l’interesse di questa spedizione non è solamente scientifico, ma i suoi risultati dovrebbero permettere di aiutare i vari Paesi affacciati sull’Oceano Indiano a preservare l’ambiente marino e a trarne benefici rispettandone l’ecosistema.
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