Ranieri International CLF 30

CLF 30 - uno scafo che in ogni caso abbina le necessità di chi pesca a quelle di chi ama navigare, prendere il sole o semplicemente trascorrere in mare le sue vacanze, puntando su interni completi e con sei posti letto più un bagno. Ecco quindi quello che i nostri occhi hanno visto per voi e che le nostre macchine fotografiche hanno immortalato per illustrarvela meglio.

Il CLF 30 è uno scafo nuovo come concept, nel senso che è il primo modello cabinato del Cantiere con tanto di area di pilotaggio coperta da Hard Top ed un pozzetto studiato ad “hoc” sia per la pesca che per gli usi più tradizionali. Ciò è reso possibile con l’impiego di gavonature amovibili opzionali che possono essere lasciate a terra ampliando così di fatto lo spazio calpestabile in pozzetto (ad esempio per una battuta di pesca in più persone si hanno a disposizione 2,32 metri di larghezza per 1,72 di lunghezza), oppure allocate e riempite di borse ed accessori se l’impiego è meno sportivo, garantendo in ogni caso 1,98 metri di larghezza ed 1,39 di profondità. Al di sopra di questi casseri sono poi posizionabili cuscini e schienali che li trasformano in sedute e, inserendo nell’apposita tazza a pagliolo il gambo con relativo tavolo (a riposo il gambo è fissato proprio sotto il tavolo stesso), si completa un’area pranzo all’aperto o comunque un’area conviviale di cui tutti i passeggeri possono fruire.

Il pozzetto è comunque strutturato per la pesca come dicevamo prima, ed a tal proposito, oltre ai portacanne incassati sui bordi in legno delle murate, è stata predisposta l’applicazione di una vasca per il vivo opzionale sul giardinetto, con coperchio trasparente, ossigenatore e pompa di ricircolo interna, due vasche per il pescato fisse poco più dietro ed un lavello con rubinetto pieghevole, utile per sciacquare il pescato o nella fase di preparazione delle esche. I cassettini porta-accessori e per le montature sono raccolti in un unico blocco all’interno dell’area di pilotaggio, ai piedi del divano.

Bello a vedersi ma meno facile da gestire per la pesca è invece il pagliolato in teak, maggiormente soggetto a macchiarsi con il sangue rilasciato dalle prede allamate. È comunque un accessorio optional e pertanto si può scegliere se adottarlo oppure no. Strutturato per la pesca ma anche, come dicevamo in apertura per crociera, il CLF 30 annovera a prua un possibile prendisole ricavabile sulla tuga, i cui cuscini rientrano tra gli optional e raggiungibile attraverso una coppia di passavanti che culminano all’estremità di prua, ove sono raccolti gli strumenti per ormeggio ed ancoraggio (verricello elettrico incluso) e la delfiniera, quest’ultima dotata di scaletta di accesso all’acqua in acciaio.

Esternamente sono ancora da annoverare: il passaggio a poppa lato divano, le plancette di poppa a fianco dei motori e lo specchio su cui possono essere imbullonati due fuoribordo. Lasciamo ora l’esterno per addentrarci nell’area cabinata, manovra che avviene facendo scorrere le porte a vetri che si affacciano in pozzetto, coperti da un’estensione del tettuccio che oltre a proteggere da sole e pioggia, è anche munito di faretti che consentono d’illuminare il pozzetto stesso di sera o di notte. L’Hard Top appena descritto, perché di ciò si tratta, è sagomato per una miglior resa aerodinamica ed è munito di oblò e maniglioni in acciaio.

I primi offrono luce ed aerazione interna, i secondi solide prese durante i trasferimenti esterni sui passavanti. L’ambiente living che troviamo all’interno propone la postazione di pilotaggio a destra ed una dinette sul lato opposto, il tutto avvolto da finestrature apribili ed oscurabili di sera con apposite tendine. La console di guida ha forme alte e squadrate per avere gli strumenti sempre sotto controllo, con questi ultimi che vengono incassati in un cruscotto serigrafato e con la possibilità d’inserire al centro un multifunzione. Il volante è sportivo a tre razze, mentre i monoleva prendono posto a destra su di una penisola di vetroresina.

La seduta di guida è a poltroncina regolabile, ed è fissata su di un cassero che ospita anche il frigorifero. Sul lato opposto un divano a “C”, con possibilità di tavolo o piano a completamento, diventa postazione di seduta per gli ospiti, per consumare un lunch o come posto notte integrativo, in questo caso ovviamente abbassando del tutto il tavolo e ricoprendolo con apposito cuscino. Volendo, e sempre con sovrapprezzo, è possibile dotare l’imbarcazione di fornello in vetroceramica, onde ottenere il massimo dell’autonomia anche solo per prepararsi un caffè. Alcuni vani a pagliolo e sotto il divano danno invece sfogo a dotazioni e bagagli personali. Infine, scendendo alcuni gradini entriamo nella zona notte, dove sono ricavati altri quattro posti letto.

Questi sono distribuiti tra la postazione armatoriale (un letto doppio a prua estensibile con l’aggiunta di un piano che porta a tre la possibilità di fruibilità da parte degli ospiti), ed una cuccetta singola a destra poppavia. Gli ambienti sono arricchiti da un mobiletto in cabina per oggetti personali, da luci di lettura e faretti, da tasche portaoggetti e da gavoni sottostanti i cuscini. Il locale toilette è separato ed è fornito già completo di WC marino, lavabo con rubinetto estraibile usabile anche come doccia, oblò, mobiletto e stipetto porta oggetti. Fa registrare un’altezza interna di 1,68 metri.