Suzuki DF 9.9A

Suzuki offre una doppia opzione per chi vuole rimanere sotto il limite dei 10 cv e propone il DF 9.9 in versione A e B. La lettera A caratterizza la versione più semplice, meno evoluta tecnologicamente, che consente però di tenersi in tasca qualche soldo a parità di potenza portata a casa (300 euro la differenza tra le due versioni base, differenza che sale anche sensibilmente se si considerano le versioni più accessoriate).

Come per tutti gli altri modelli di questa fascia di gamma, anche il DF 9.9A ha tra le frecce al suo arco la modernità di progetto, un rapporto peso/potenza molto vantaggioso, ingombro contenuto e altrettanto moderati consumi di carburante. Tutte qualità che lo rendono appetibile per un'utenza doppia: chi lo cerca come prima motorizzazione per il proprio (piccolo) gommone o open, e chi intende utilizzarlo invece come efficiente motore ausiliario.

Sotto la calandra troviamo un due cilindri in linea da 208 cm3, alimentato a carburatore e ad avviamento manuale; con un peso che va da 39,5 kg (gambo corto) a 42 kg (gambo lungo) e 7,3 kW di potenza massima, il DF 9.9A promette prestazioni in accelerazione e velocità di tutto rispetto per la sua categoria. Comandi e sterzo a barra, sensibilità dell'acceleratore regolabile, sistema di trim&tilt manuale come per tutti i “piccoli” Suzuki.
La casa nipponica lo mette sul mercato dotato di serbatoio esterno di plastica da 12 litri ed elica in alluminio con passo 9”; tra gli optional più allettanti, la scatola telecomando e il sistema waterproof di allarme.