Nuovo Yamaha F25, brio, leggerezza e performance

Nuovo Yamaha F25, brio, leggerezza e performance

Perdere peso a favore della prestazioni. E farlo in modo eclatante. E’ questo che è accaduto con il nuovo Yamaha F25, che lo scorso mese siamo andati a provare in Portogallo durante un evento in cui la casa giapponese ha presentato anche il nuovo 100 cavalli.

Nuovo e innovativo, l’F25 ha lasciato per strada il 25% del suo peso, diventando il fuoribordo più leggero della sua categoria. Due gli importanti obiettivi raggiunti da Yamaha con questa operazione: la realizzazione di un forte incremento del rapporto peso-potenza e il conferimento di una portabilità eccezionale.

Quando abbiamo avuto la possibilità di testare le caratteristiche di questo motore, potevamo contare u una scelta fra scafi diversi. Abbiamo optato per il Buster S. Uno scafo in alluminio, leggero (260 kilogrammi), molto semplice e lineare, destinato prevalentemente alla pesca, quindi a persone che vogliono spostarsi velocemente dalla base di partenza ai luoghi di battuta per poi fare ritorno altrettanto velocemente.

L’abbinamento Buster S e F25 ci è sembrato ideale per i caratteri brillanti di entrambi. Scoprendo poi le qualità davvero rilevanti di una carena, quella del Buster appunto, che ci ha fatto viaggiare sulla superficie del lago con una ottima stabilità di rotta, controllo nelle virate, assetto preciso in ogni situazione.

La posizione avanzata del comando del cambio agevola molto il lavoro del pilota

Intanto diciamo subito che in acqua abbiamo ritrovato le caratteristiche che hanno reso famoso l’F 25, ossia la maneggevolezza e il brio. La nuova versione non ha stravolto il profilo di questo fuoribordo, ma ne ha esaltato, grazie alla leggerezza che lo distingue dal resto della produzione mondiale, le  caratteristiche tradizionali.

Messo in moto con la modalità elettrica siamo usciti di poppa dall’ormeggio organizzato da Yamaha sul lago di Montergil, cento chilometri a sud di Lisbona. Con un vento fresco al traverso abbiamo subito apprezzato la manovrabilità eccellente grazie alla barra multifunzione. In questo frangente, abbiamo apprezzato la decisioni di Yamaha di avanzare il comando del cambio, che permette al pilota di lavorare con comodità.

Le dimensioni maggiori, rispetto ai modelli precedenti, di manopola dell’acceleratore e della stessa barra, contribuiscono decisamente a rendere più agevoli le manovre in virata. Ne eseguiamo alcune in modo ripetuto, agendo in modo fluido sulla barra e godendo della reale maneggevolelezza del F25. Un bel contributo lo da la carena del Buster S che si fa strada, senza sobbalzi, andando incontro all’onda ripida e corta del lago sollevata da un vento che ormai si è stabilizzato sopra il 15 nodi.

Non ci sono strumenti a bordo e proviamo a prendere qualche velocità con il gps portatile, che a un regime di giri che valutiamo di crociera, si stabilizza sui 18 nodi. Aprendo la manetta, il nostro gps ci segnala 25.3 nodi come velocità massima.

Al rientro all’ormeggio, riprendiamo in considerazione l’ergonomia del fuoribordo, che ha fatto fare davvero un salto di qualità nella conduzione. Realmente efficace il riposizionamento  dei supporti elastici che ha ridotto decisamente le vibrazioni del motore.

E la semplificazione sembra essere stata un’altra parola chiave di Yamaha nella progettaziopne del nuovo F25. Ad esempio, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, è stato creato un attacco rapido per la manichetta dell’acqua nella parte inferiore della calandra, in modo da rendere molto semplice il risciacquo dai sedimenti e quindi invogliare il diportista a effettuarlo spesso a tutto vantaggio della longevità del motore.

Il nuovo F25 di Yamaha ha un nuovo design che si coniuga perfettamente con la leggerezza e la maneggevolezza del fuoribordo

Altra novità che caratterizza nel senso della semplificazione l’F25, è il nuovo sistema di iniezione elettronica senza batteria (EFI), disponibile in tre differenti opzioni: avviamento elettrico, manuale oppure elettrico/manuale.

Sul Buster in prova non avevamo strumenti, ma Yamaha ha reso possibile, anche per l’F25, la piena compatibilità con il sistema di strumentazione Digital Network System di Yamaha, e quindi la possibilità di installare a bordo strumenti in grado di fornire al pilota un completo controllo sui dati della navigazione.

Parte di questi sistema è il VTS, ossia il regime di minimo regolabile che consente un minimo di giri più basso del normale e una regolazione a step di 50 giri per volta.  La funzione, molto apprezzata dai pescatori, è disponibile standard sugli F25 con timone a barra, e come optional su  quelli con controllo a distanza.

Per ultimo segnaliamo una caratteristica che diamo per scontata pur non avendola testata. Ci riferiamo alla migliore portabilità che, secondo Yamaha, è garantita, oltre che da un minore peso, anche dalla nuova maniglia di trasporto.

 

Yamaha F25G 4 tempi 2 cilindri 4 valvole

 

Distribuzione Monoalbero (SOHC)
Cilindrata 432 cc
Alimentazione Iniezione elettronica
Avviamento Elettrico/manuale
Peso a secco 56 kg
Alternatore 12 V – 16 A
Sistema inclinazione Power Trim & Tilt

 

 

Nico Caponetto

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