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Tragico naufragio a Marina di Grosseto

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Brutta storia di cronaca nera in mare, nelle acque dell’Arcipelago Toscano. Il corpo di Ernesto Longo, 79 anni, appassionato ed esperto velista, è stato ritrovato ieri mattina sulla spiaggia di Marina di Grosseto da un passante che ha subito avvertito le autorità. Il corpo giaceva riverso sulla battigia, vestito con una cerata gialla da pescatore. E’ stato presto identificato come il cadavere di Ernesto Longo, imprenditore brianzolo: la famiglia lo stava già cercando ed aveva allertato la Capitaneria di Punta Ala perché Longo non aveva più dato notizie di sè dopo l’uscita in barca da Porto Ferraio, Isola d’Elba, nel pomeriggio di sabato 5 marzo. Longo era un ingegnere, ex dirigente e da sempre appassionato di vela, passione a cui dedicava sempre maggiore tempo negli ultimi anni, navigando soprattutto le acque toscane.

La sua barca, Black Jack, un’imbarcazione a vela di 10 metri, è stata ritrovata poche ore dopo sulla spiaggia di un campeggio a Castiglione della Pescaia. La traversata da Porto Ferraio a Punta Ala non si presentava complessa per un velista esperto e abituato a condurre in solitario come lui, anche se le condizioni meteo marine degli ultimi due giorni, con vento teso e mare formato, potrebbero aver complicato la gestione dell’imbarcazione. Il ritrovamento della barca, con la randa ridotta a due mani di terzaroli, conferma che al momento dell’incidente il vento era teso.

ritrovamento corpo velista

In attesa degli accertamenti è impossibile dire se Longo sia stato vittima di un malore e abbia di conseguenza perso il controllo della barca, o se sia caduto in mare per altri motivi, legati alle condizioni di mare e vento. Gli inquirenti stanno vagliando entrambe le ipotesi e decidendo se predisporre l’autopsia per accertare le cause della morte. Per adesso sembra certo che il corpo abbia passato poco tempo in acqua prima del ritrovamento.

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