On Test. Absolute Yachts 52 Fly e Volvo Penta D8 IPS 700

La flotta Absolute è imponente alla Marina di Varazze. Sono numerose le imbarcazioni che, ormeggiate di poppa in banchina, fanno bella mostra di sé, riflesso di un successo che questo cantiere italiano sta riscuotendo in tutto il mondo.
Mentre saliamo a bordo del 52 Fly, siamo distratti dalle ultime discussioni per organizzare l’uscita. Quando, dopo avere imbarcato le attrezzature, finalmente alziamo lo sguardo per prendere il primo contatto visivo con l’oggetto del nostro test, la prima sensazione, è quella di aver sbagliato barca: “questa è troppo grande”.
Stiamo infatti osservando uno spazio che, per dimensioni reali e per disposizione degli elementi, ha ben poco da invidiare a quello di un’imbarcazione di 60 piedi, specialmente se consideriamo che la barca della prova monta un Hard-Top rigido che, di fatto, crea una seconda area living (enorme) sul Fly.
La barca su cui siamo quest’oggi è appena stata varata e contiene un’altra prima assoluta: è motorizzata con i nuovi D8 IPS 700 da 550 cavalli, novità 2017 di Volvo Penta, studiata per dare maggior potenza riducendo emissioni e consumi.
Con queste importanti premesse, ci apprestiamo ad analizzare in dettaglio l’Absolute 52 Fly.
Interni
Design ed ergonomia si sposano perfettamente in questa imbarcazione dove nulla è lasciato al caso. Dalla porta a vetri, si entra in un grande ambiente aperto che intelligentemente colloca la zona cucina in mezzo alle due aree di utilizzo principali: il pozzetto ed il salone, rendendo così tutte le “manovre di rifornimento” comode e semplici.
Un solo gradino separa la cucina dal salone. L’area riservata al pranzo è composta da un enorme divano e da un tavolo che si apre a libro e raggiunge la ragguardevole dimensione di 80 x 145 centimetri, consentendo a 6 persone di accomodarsi. Aggiungendo due sedie prese dal pozzetto, il numero dei commensali può arrivare a otto senza creare impedimenti nel passaggio. Una volta chiuso il tavolo, la zona si trasforma in un vero e proprio soggiorno a divani contrapposti (enormi) dove potremo chiacchierare con gli amici usufruendo di uno spazio molto simile a quello che abbiamo a casa.
La qualità delle realizzazioni in questo ambiente è molto alta. Falegnameria, ferramenta, illuminazione ed impiantistica sono scelte e realizzate con attenzione, a formare un mix di lusso e consistenza che ci ha colpito.
La plancia di comando, completamente integrata in questo ambiente, si sviluppa sulla destra ed è fornita di una pratica ed utilissima porta stagna in vetro che, dando sul passavanti di dritta, consente di gestire velocemente e in sicurezza le manovre di ormeggio e di ancoraggio.

La postazione di comando è completa di tutto quanto può servire; due display Garmin di grandi dimensioni ci consentono di tenere contemporaneamente sotto controllo sia la rotta sia le informazioni relative ai dati di navigazione e dei motori. Un ulteriore display Volvo, collocato a sinistra, rende possibile monitorare in dettaglio numerose ulteriori informazioni. Le combinazioni di configurazione di questi tre display sono praticamente infinte e soddisferanno i comandanti più esigenti. Alla destra della ruota, troviamo a portata di mano le manette elettroniche, il joystick di manovra e, naturalmente il VHF. L’ergonomia è studiata perfettamente, tutto si trova dove dovrebbe essere.
Scendendo dalla scala posta a sinistra della plancia, si raggiunge il ponte inferiore, dove si trovano le tre cabine ed i due bagni previste dal layout di questo esemplare di Fly 52.
Anche in questo ambiente, il cantiere non ha lesinato in quanto a finiture e materiali. La falegnameria è sempre di altissimo livello, gli accostamenti impeccabili, il quadro d’insieme lussuoso.
Entriamo nella cabina armatoriale e ci fermiamo per apprezzarne i volumi. Con 4,5 metri di baglio per 3,5 metri di sviluppo (si, avete letto bene, sono 15 metri quadrati), le numerose finestrature laterali, ed un divano di oltre due metri, questa cabina regala un colpo d’occhio eccezionale.

Di impatto forte e gradevole c’è anche il contatto con il mare: possiamo facilmente immaginare cosa voglia dire ancorare in rada e svegliarsi in questa cabina, con immagini sempre nuove che ci raggiungono attraverso le finestrature laterali.
Il letto misura 200 x 150 centimetri e sopra di esso vi sono 140 centimetri d’aria. Anche le altezze interne sono sempre al di sopra dei 190 centimetri. Lo spazio di stivaggio è sempre ottimale. Il bagno armatoriale è, come tutto il resto, di grandi dimensioni e contiene un box doccia separato. Un mobile toilette con specchio e sgabello, permette di sottolineare l‘esclusività e la raffinatezza di questa cabina.
La cabina Vip è posta a prua e, anch’essa, è decisamente spaziosa e luminosa. Dotata di un letto da 140 x 200 centimetri, conta su 110 centimetri di altezza sopra il materasso, ed è contornata da tre finestrature e da un oblò. La cabina ospiti accoglie due letti singoli da 80 x 200 centimetri, con 80 centimetri di altezza sopra i materassi.
Nel ponte inferiore, in tutti gli ambienti compresi i due bagni, non abbiamo misurato mai meno di 190 centimetri di altezza.
Completa il nostro giro degli interni la cabina marinaio, accessibile dal portello stagno della plancetta di poppa in pieno rispetto della privacy degli ospiti. Attrezzata di tutto, dispone di una cuccetta singola, toilette e doccia.
Esterni
La comodità degli spazi la fa da padrone anche negli esterni. Che le dimensioni delle varie aree siano nettamente superiori alla media, lo si percepisce immediatamente, per esempio, appena si sale sul Fly. Dopo l’ultimo scalino, si apre ai nostri occhi un ‘area vastissima che, coperta al 70% da un hard top rigido, regala a questa imbarcazione una seconda area living luminosa e lussuosissima. Le misure sono da record: 8 metri di lunghezza, dal divano di poppa al parabrezza, e 3,6 metri di larghezza, sviluppano una superficie di circa 28 mq.
Il complesso formato da tavolo e divano della dinette superiore, ospita comodamente 8 persone che, servite dal completo mobile cucina e al riparo dell’hard top, potranno cenare indisturbati al riparo dall’ umidità, sotto le luci dei faretti alogeni, alloggiati correttamente nell’estruso del tetto rigido.
A pruavia dell’area destinata ai pasti, di fianco alla plancia, un secondo divano ospita altre 6 sedute e crea una zona che, con un design ergonomico e raffinato, sfocia nel prendisole del Fly (altro spazio enorme), che ospita comodamente 4 persone.
Dalla seconda plancia di comando, in cui è ripetuta tutta la strumentazione di governo e controllo, la visibilità è ottima in ogni direzione.
Per le manovre d’ormeggio è possibile anche utilizzare l’intelligente postazione di comando studiata appositamente per questo fine. È posizionata alla base della scala che conduce al pozzetto, ed è dotata di una terza replica del joystick Volvo: consente anche ai meno esperti di ormeggiare molto semplicemente. La manovra è ulteriormente agevolata dalla presenza dei due D8 IPS 700 di cui è dotato questo yacht: il governo reso possibile da questa tecnologia è notevole.
Sempre li, dove servono, sono alloggiati anche i comandi per l’azionamento della passerella telescopica a scomparsa. L’esemplare in prova ne montava una molto lunga, larga e stabile che, installata in questa posizione, rende le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri molto semplici e, sopratutto, indenni da quel fastidioso “effetto altezza” .
Dal pozzetto,verso prua, corrono i passavanti. Entrambi sufficientemente spaziosi, sono molto ben riparati sia dalla falchetta sia dalla battagliola. Il camminamento è inoltre servito da un tientibene posizionato correttamente e di buone dimensioni. Questo è un punto normalmente critico nelle imbarcazioni con grandi spazi interni, che viene di solito sacrificato ai volumi interni, ma non su questa barca, dove si può velocemente portare una trappa a prua in sicurezza.
La zona della prua dedicata alle cime d’ormeggio e alle operazioni di ancoraggio è ben organizzata: dar volta alle bitte è un’opera agevole ed efficace. Infatti le bitte sono correttamente dimensionate, con le cime d’ormeggio. Il winch di tonneggio è nel posto giusto, altro punto che denota attenzione progettuale.
Il musone porta l’ancora (una bruce che ci è sembrata leggermente sottodimensionata) ad uno sbalzo di misura sufficiente per non creare danni al gelcoat quando si ala con un pò d’onda.
A prua e a poppa trovano posto altre due aree prendisole, ognuna capace di accogliere comodamente 3 persone. Quella di poppa è un piccolo capolavoro d’ingegneria nautica: sfrutta un piccolo sbalzo dal verticale della cabina marinaio e la sommità delle sedute del divano del pozzetto, per “rubare” quei pochi centimetri necessari ad ottenere il terzo prendisole dello yacht.
Il pozzetto di poppa ospita un divano da 6 persone ed un tavolo da 80 per 120 centrimetri. Da qui si accede inoltre alla sala macchine. La discesa non è larghissima ma, una volta all’interno, si percepisce come lo spazio tecnico sia abbondante e ben organizzato. Fanno bella mostra di se i due Volvo Penta D8 IPS 700 e gli altri apparati (tanti) disposti con spazio sufficiente al passaggio ed alla manutenzione ordinaria. I cablaggi sono ordinati e ben etichettati, consentendo così facili e rapidi interventi.
La prova in mare
La famiglia Spina si occupa di nautica da trent’anni e alla Marina di Varazze ha impiantato la sua base con Ligurnautica, il concessionario Absolute Yachts di zona.
La cortesia e la professionalità con la quale veniamo accolti meritano una menzione speciale. La giornata non è delle migliori, il cielo è uggioso e pioviggina, ma l’organizzazione che Antonio e Michele hanno messo in campo per il test è impeccabile.
E cosi, sotto un cielo plumbeo, le trappe scendono in acqua, le cime d’ormeggio vanno in banchina, e noi, con Michele ai comandi, usciamo con facilità dall’ormeggio. Manovrare questa barca, nonostante le sue dimensioni, è semplice. Absolute monta, da anni, solo IPS, ha quindi sviluppato un’esperienza specifica nell’utilizzo di questi motori, le carene sono progettate specificatamente a questo fine.
Fuori dal porto, mentre procediamo ancora in dislocamento, ci da il benvenuto un’onda fastidiosa da SW e si mette a piovere. Meglio così: sarà un test significativo, visto che con il mare calmo le barche van bene tutte mentre è in queste condizioni che si testano le effettive qualità. Michele ci cede le manette e cominciamo a prender confidenza con il mezzo.
Acceleriamo progressivamente e la barca aumenta di velocità senza appoppare. Anche prima di entrare in planata sposta relativamente poca acqua, segno di un corretto bilanciamento delle masse e di un ottimale posizionamento dei motori.
Infatti, senza quasi cambiare assetto, entriamo in planata intorno ai 13 nodi e prendiamo un rotta che ci consenta di fendere le onde al mascone. A 22/23 nodi, con questa andatura (stato del mare da poco mosso a mosso), la prua entra decisa nelle onde senza restituirci scossoni o colpi, la sensazione è di stabilità. In planata l’assetto è buono, la prua è piatta sull’acqua e questo ci regala anche una buona visibilità anteriore, molto importante per chi, come noi oggi, naviga conducendo dalla plancia di comando interna.
Effettuiamo una serie di accostate, prima larghe poi strette e la barca in queste condizioni ci sorprende. Ci saremmo aspettati reazioni più “pastose”, viste anche le dimensioni e, sopratutto, lo sviluppo verticale, e invece lo yacht “piega” come un open sportivo. In accostata stretta diamo fondo alle manette, la barca rimane sui binari, la poppa non allarga, la prua non stringe.
Solo quando prendiamo il mare di prua piena il 52 Fly ci restituisce qualche colpo, ma questo è inevitabile e le reazioni sono nella norma. Proviamo la spinta massima. Con il mare al giardinetto e i flap completamente su, rileviamo 33,7 nodi a 2950 giri mentre la barca rimane stabile sulla sua rotta, anche quando “surfiamo” sulle onde più alte.
Questi nuovi D8 IPS 700 di Volvo Penta sono ottimi, raggiungono la coppia massima già a 1600/1700 giri e sono molto parchi nei consumi. L’accoppiata di questo scafo a questi motori è consistente, i livelli di rumore in plancia sono minimi, anche a velocità massima. Le temperature sono rimaste stabili per tutta la durata del test, il consumo medio si è attestato a 6,5 litri al miglio.
Le velocità di crociera con una carena così stabile sono molteplici, dai 15 ai 24 nodi, ottimali per adattarsi alle diverse condizioni meteomarine che si incontrano navigando.
Restituiamo malvolentieri il comando a Michele e rientriamo in porto dove, con la stessa facilità di prima, ormeggiamo senza problemi in banchina.
Prestazioni rilevate
Giri | Velocità | Lt/h | Lt/miglio | |
1000 | 7,5 | 17 | 2,3 | |
1500 | 10,5 | 63 | 6,0 | |
min planata | 1750 | 12,6 | 80 | 6,3 |
2000 | 15,2 | 108 | 7,1 | |
2500 | 23,6 | 150 | 6,4 | |
max | 2950 | 33,7 | 228 | 6,8 |
Valutazione complessiva
L’Absolute 52 Fly è una barca particolare, gli spazi sono enormi, i volumi importanti, caratteristiche che solitamente fanno scontare un comportamento in mare non proprio perfetto. Invece questa barca invece naviga bene e consuma poco. Absolute è riuscita a realizzare un connubio di abitabilità e prestazioni che raramente ci è capitato di vedere.
L’adozione di questi nuovi motori, più potenti e parchi dei precedenti, regala ad una già pur buona carena, quel quid in più che conferisce a questo mezzo una versatilità d’utilizzo eccezionale.
Insomma, “un sacco di barca” per un 52 piedi…
Fra un paio di settimane saremo chiamati a testare in anteprima mondiale anche l’ultima novità di questa linea, l‘Absolute 58 Fly e siamo davvero curiosi, se questo 52 è così intrigante come sarà il 58?
Dati tecnici
Lunghezza f.t. | m 16,00 |
Lunghezza al galleggiamento a pieno carico | m 11,80 |
Larghezza massima | m 4,46 |
Immersione massima | m 1,30 |
Dislocamento a secco | ton. 18,4 |
Dislocamento a pieno carico | ton. 23,3 |
Motori | 2 x Volvo Penta D8 IPS 700 |
Potenza | 2 x 550 hp/410 kW a 2.900 giri/min |
Trasmissione | IPS |
Serbatoi carburante | litri 1.600 |
Serbatoi acqua | litri 450 |
Cabine | 3 + marinaio |
Costruttore | Absolute Yachts S.p.A |
Designer | Absolute Yachts |
Progettista | Absolute Research and Development Lab – Company research centre |
Categoria certificazione | CE B |
Portata massima persone | 14 |
Layout



Immagini dal test






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