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La Grande Motte, diario di viaggio nel regno dei multiscafi

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Non ci sono dubbi, per molti operatori e appassionati, questo è il più bel salone nautico del mondo e le motivazioni sono forti e controllabili .

E’ il più difficile da raggiungere per i collegamenti aerei e questa località di villeggiatura non ha architetture pregiate e nemmeno offre accattivanti passeggiate per lo shopping. Per questo motivo, gli interessati  che decidono di visitare il Multihull Boat Show de La Grande Motte, sono effettivamente “interessati” .

Fountain Pajot 44 La Grande Motte multiscafi
Il fountain pajot 44 a motore è stata una delle anteprime del salone de La Grande Motte

Ad onor del vero a solo pochi chilometri da questa spiaggia, ci sono le meravigliose e affascinanti mete della Camargue, ma Lei, cioè la depositaria dell’ultima parola per concludere l’acquisto, non ha alternative per eludere le varie visite alle imbarcazioni, poiché nemmeno all’interno del Salone ci sono delle valide opportunità per fare acquisti alla moda .

Chi decide di arrivare a La Grande Motte, trova solamente multiscafi. Sa anche, però, che qui ci sono quasi tutti i principali  cantieri al mondo che li producono e che dopo solo sette anni questo salone nautico ha acquisito una fama che travalica l’ Europa. Non ci si imbatte in allegre e schiamazzanti scolaresche ideali per gonfiare le statistiche delle presenze, e sono scarsi i turisti curiosi da istruire su come ci si comporta nelle visite a bordo .

NEEL 51 La Grande Motte multiscafi
La pianta del nuovo Neel 51

E’ apparso sorprendente il numero degli italiani che, contrariamente al passato, quando pochi connazionali apparivano  solo dal venerdì pomeriggio fino alla domenica mattina, quest’anno, in buon numero, hanno animato i pontili già al mattino  di  mercoledì 19 aprile, cioè non appena era stato tagliato il nastro inaugurale .

Il mercato dei multiscafi, in particolare dei catamarani, sta aprendo un varco di speranza nel firmamento della nautica italiana.  Non pochi motonauti, in vena di economie di carburante, oppure i velisti che intendono intraprendere lunghe e impegnative navigazioni, scoprono i vantaggi  di galleggiare su due scafi che filano più veloci del monoscafo senza sbandare e con un rollio ridotto.

La scelta di un multiscafo offre un ampio ventaglio di opzioni, sia per chi vuole tener  alte le prestazioni veliche sia per chi cerca il massimo comfort in una rilassante crociera.

New Fountain Pajot 47 La Grande Motte multiscafi
Il grandissino pozzetto el nuovissimo new fountaine pajoit 47

In questa edizione 2017 abbiamo contato   sei “ world premiere “ e due “europe premiere “ che sono un  numero notevole  di novità in un parco espositivo di 60 imbarcazioni per appena 25 cantieri. Più che un salone, questo evento nautico si sta conquistando il titolo di salotto europeo dei catamarani.

Le acrobatiche evoluzioni dei trimarani da competizione trovano la loro eco da diporto nel debutto del Neel 51 che ha coniugato le linee filanti dei tre scafi con il flybridge da cui si governa con ampia visuale, a cui si aggiungono gli ampi spazi per prendere il sole. Più piccolo e più grintoso appare l’ Open C Tri 42 per chi vuole invece correre anche nelle traversate impegnative senza  rinunciare alle comodità.

La schiera dei catamarani, che debuttano in prima mondiale, comprende: il nuovo Swiss S48, armato con l’ albero in carbonio, con la randa square top e le derive mobili laterali; il Fountaine Pajot New 47 si colloca tra l’Helia 44 e il Saba 50 ed espone alcune modifiche rispetto al vecchio modello che nella nuova veste amplificano soprattutto gli spazi del fly bridge e della piattaforma di poppa con un nuovo sistema idraulico di sollevamento.

Catana 53 La Grande Motte multiscafi
Il Catana 53 in anteprima mondiale a La grande Motte

Il New Alibi mantiene la caratteristica di una imbarcazione adatta alle navigazioni familiari, lanciando tre versioni tutte realizzate in Thailandia che poi vengono completate e attrezzate in Francia .

Il cantiere Catana ribadisce ancora una volta le sue performanti offerte in fibra di carbonio presentando, in assoluta prima mondiale, il Catana 53 che, senza aver sacrificato i volumi interni, mantiene contenuto il dislocamento e propone un mezzo nautico ideale a solcare rotte impegnative anche con un equipaggio ridotto.

In mezzo a tante vele, non potevano mancare i catamarani motoryacht, che già a Cannes e a Genova erano stati molto apprezzati dai motonauti tradizionali per l’ampiezza degli spazi interni ed esterni a parità di lunghezza fuori tutto con qualsiasi cabinato a motore. Con in più il vantaggio dell’assenza di rollio e di sbandamenti, capace di garantire  ottime prestazioni dislocanti con costi più contenuti .

L’ Italia era rimasta troppo a  lungo estranea a questo mercato, penalizzata dall’esosità delle tariffe d’ormeggio per i multiscafi. Dopo la lunga crisi del settore nautico, ora vengono però accolti con ottime offerte contrattuali da moltissimi marina, sia in Adriatico sia in Tirreno.

Un importatore veneto  ha coniato la nuova  definizione di catamarano e ci ha detto :

“Questa è l’imbarcazione a vela su cui  si può finalmente gustare un Prosecco in un flutte di cristallo anche con 20 nodi di vento”. Che novità? Sono molti anni che i francesi non usano più i bicchieri di carta per lo champagne.

 

 

 

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