itinerari barca costiera amalfitana
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Itinerari in barca: i 5 tesori nascosti della Costiera Amalfitana

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Itinerari in barca: i luoghi più affascinanti della Costiera Amalfitana visitabili solo via mare    

Fiordo di Furore
Fiordo di Furore

La Costiera Amalfitana non ha certo bisogno di presentazioni, ma alcuni suoi tesori restano ancora ignoti a chi si limita a visitare il litorale campano dalla terraferma.

Solo in barca, infatti, è possibile scoprire le bellezze naturalistiche di questo lembo di costa (34 miglia da Positano a Vetri sul Mare) caratterizzato da maestose pareti rocciose, incantevoli spiaggette, torrenti che sfociano nelle acque smeraldine e profonde caverne tutte da esplorare.

Noi vi proponiamo un’escursione alla scoperta di cinque luoghi più affascinanti della Costiera, contemplabili unicamente via mare. Una full immersion nel regno di Nettuno.

Conca dei Marini
Conca dei Marini

FIORDO DI FURORE – A circa 7 miglia dal porto di Positano, costeggiando Praiano, approdiamo al Fiordo di Furore. Il fiordo è stato forgiato nei millenni dalla furia delle onde, andando a creare una piccola spiaggia incastonata tra due altissime rocce collegate da un ponte, da cui ogni prima domenica di luglio si tiene una gara di tuffi.

Al cospetto della strettissima baia sorge l’antico borgo marinaro di Furore, soprannominato “il paese che non c’è” per via delle sue case che non sono state costruite una accanto all’altra, ma spuntano qua e là sul promontorio e in cui abitano poco più di mille anime.

Qui nel 1948 Roberto Rossellini girò il film Amore con protagonista Anna Magnani: la storia parla di una pastorella incinta, convinta di partorire una divinità.

CONCA DEI MARINI – Dopo pochi minuti di navigazione, entriamo nella Conca dei Marini, una tra le baie più caratteristiche della “Divina Costiera”, dove una serie di casette bianche arroccate su un promontorio dominano dall’alto un piccolo porticciolo molto frequentato da pescatori e turisti.

Chiamata così per la sua conformazione concava e per la conoscenza dei marinai autoctoni in materia di navigazione, la Conca dei Marini è piena di cantine e depositi, dove gli abitanti conservavano le attrezzature per la pesca.

Itinerari in barca: le magiche grotte della Costiera Amalfitana 

Itinerari in barca Costiera Amalfitana Grotta dello Smeraldo
Grotta dello Smeraldo

GROTTA DELLO SMERALDO – Nella Conca dei Marini sorge la Grotta dello Smeraldo, la cui esistenza era un’incognita fino al 1932, quando fu scoperta per caso da un pescatore, Luigi Buonocore, in seguito soprannominato “lo scopritore della grotta” e al quale il popolo campano è grato per averla fatta conoscere al mondo intero.

La Grotta dello Smeraldo, che prende il nome dalle tonalità verdi che assume l’acqua per via della luce solare filtrata attraverso una fessura collegata al mare aperto, si estende per circa 40 metri quadrati, è alta 24 metri e cela al proprio interno stalattiti e stalagmiti che danno forma a possenti colonne alte più di 10 metri.

Uno luogo magico e assolutamente imperdibile, cui si accede a bordo di un gommone o di un tender.

Itinerari in barca Costiera Amalfitana Grotta di Pandora
Grotta di Pandora

GROTTA DI PANDORA – A circa 6 miglia, superata Amalfi, nei pressi di Maiori troviamo la Grotta di Pandora, una meravigliosa cavità naturale visitabile esclusivamente dal mare e in modo assolutamente gratuito.

Bagnata da acque azzurre e smeraldine, la Grotta Pandora è ricca di stalattiti e stalagmiti che pendono dal soffitto roccioso.

Tra le grotte più grandi della Costiera, vi sedurrà per il silenzio e la pace che regnano in questa spelonca buia e misteriosa.

BAIA DEL CAVALLO MORTO – Sempre vicino a Maiori, eccoci all’ultima tappa del nostro tour, la Baia del Cavallo Morto, piccola spiaggia rocciosa raggiungibile solo tramite imbarcazione poiché racchiusa in una ripida scogliera.

Itinerari in barca Costiera Amalfitana Baia del Cavallo Morto
Baia del Cavallo Morto

Il macabro nome di questa baia, che invece è un piccolo angolo di paradiso, deriva da due leggende.

Una leggenda racconta che nella metà dell’Ottocento venivano gettate dal dirupo carcasse di cavalli. Secondo un’altra antica tradizione, invece, durante una notte di tempesta, una mulattiera carica di destrieri perse un esemplare che precipitò in mare, e i suoi resti furino rinvenuti lungo la riva.

Dal 2010, a causa della caduta di alcuni grossi massi che ora giacciono su un lato del litorale, vige un’ordinanza di sicurezza per avvisare del pericolo di frane.

Tuttavia la Baia del Cavallo Morto resta uno dei luoghi più esclusivi e incontaminati dell’intera Costiera Amalfitana.

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1 Comment

  1. Cerchiamo la disponibilità per 4 persone per una Visita in Barca in costiera: avete delle disponibilità?

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