Innovazione scientifica in fondo al mare: a Genova parte la Oceans ’15
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Innovazione scientifica in fondo al mare: a Genova parte la Oceans ’15.

Oggi 18 maggio ai Magazzini del Cotone dell’antico porto di Genova comincerà la prima edizione italiana di Oceans, promossa come ogni anno dall’Oceans Engineering Society (MTS/IEEE).

L’evento nel corso degli anni ha sempre avuto come colonna portante l’avanguardia in tema di scienza e la tecnologia a servizio della ricerca marina, senza mai perdere d’occhio il monitoraggio degli oceani e guardando alle molteplici possibilità di impiego delle innovazioni industriali in questo campo.
Questo appuntamento annuale viene considerato il più grande evento scientifico in tema di innovazione e di impiego delle nuove tecnologie in ambito marino. L’edizione genoana vedrà ben 700 ricercatori e più di 500 conferenze per “addetti ai lavori”.

Da martedì 19 maggio invece avrà inizio l’esposizione aperta al pubblico, con oltre sessanta espositori e con una forte presenza italiana, dimostrazioni pratiche ed eventi live.
Una fetta importante dell’esposizione sarà dedicata ai robots: tra gli eventi in programma infatti c’è anche la presentazione di un innovativo modello sottomarino privo di motore, con una dimostrazione pratica in diretta video dalle acque della Liguria.

L’imbarcazione“Leonardo “, adibita alle ricerche scientifiche, sarà condotta in prossimità dei Magazzini e sarà visitabile dal pubblico. In esposizione non mancheranno inoltre tecnologie per la comunicazione uditiva al di sotto del livello del mare e veicoli sottomarini.

Molti gli enti scientifici presenti all’interno dell’evento: tra i tanti figurano anche il Centro per la Ricerca Marittima e la Sperimentazione, il Distretto Ligure delle Tecnologie Marittime e il Centro Interuniversitario di Ricerca sui Sistemi Integrati  per l’Ambiente Marino. Oceans ’15 vede anche tra i suoi patrocinatori il Comune di Genova e l’università locale.
Il programma scientifico di questo appuntamento italiano è stato supervisionato proprio da un docente universitario dell’ateneo genoano (nonché presidente dell’ISME), il professor Giuseppe Casalino.

Redazione

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