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Il risveglio del Ghost

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Costruito nel 2009 da Juliet Marine Systems, un’azienda del New Hampshire specializzata in tecnologia marina, Ghost si è riaffacciato sul mercato da pochi giorni. Lo scopo originale di questa imbarcazione di ispirazione militare era di fornire un mezzo veloce e molto stabile per le operazioni di pattugliamento e sicurezza in mare. Adesso Ghost può anche servire a fornire ispirazione ai designer di superyacht, sempre più alla ricerca di forme aggressive, inusuali e che diano agli armatori sensazioni di navigazione estreme – ne sono esempio l’Evo 43, o i disegni estremi di Xhibitionist e Kraken, solo per citarni alcuni. Certo, per trarne ispirazione non c’è bisogno di spendere 7,5 milioni di dollari per comprarla…

Ghost è un catamarano lungo 11,5 metri, costruito in alluminio 8086, invisibile ai radar grazie al suo profilo basso, motorizzata con due Lycoming T53 da 2.000 cavalli ciascuno, capace di raggiungere i 30 nodi con qualsiasi condizione di mare (dicono i costruttori). Chi l’ha provata dice che “la sensazione di navigazione è così dolce che si può stare seduti a bere caffè mentre fuori ci sono onde di due metri”. Seduti dove? Nel “Mission Bay”, il nucleo centrale che assomiglia decisamente a quello di una navicella spaziale, e che può ospitare fino a 14 persone. Oppure nella plancia di comando, ipertecnologica ovviamente, che ha posto per comandante e vicecomnadante.

Quando fu presentata nel 2009 Ghost venne definita “troppo innovativa per il Pentagono” e anche se è invisibile ai radar, ci viene da pensare che se qualcuno la comprerà e la userà per andare in giro in mare, sarà difficile che non si noti…

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