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Greenline 40 Electric, il futuro è adesso.

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Se pensate che la propulsione elettrica per le imbarcazioni sia ancora una chimera vi sbagliate di grosso. Il nuovo Greenline 40 Electric Drive segna infatti una pietra miliare nello sviluppo di questo concetto, realizzando di fatto un trawler in grado non solo di essere effettivamente usato tutti i giorni, ma anche di abbattere drammaticamente i costi di esercizio della nautica.

Affermazioni importanti, che meritavano di essere verificate di persona. Motivo per cui abbiam preso la macchina e siamo andati a provare il Greenline 40 Electric Drive in Slovenia, a Portorose, in uno dei 3 Test Center che Greeline Yachts gestisce nel mondo.

La prova del Greenline 40 Electric Drive

Al nostro arrivo il Greenline 40 è li ad attenderci, ormeggiato all’inglese nell’area riservata a Grenline del porto. E’ parecchio grande per essere un 40 piedi, i volumi generosi sottolineano immediatamente la vocazione primaria di quest’imbarcazione che, appare evidente, è concepita per essere un perfetto “family cruiser” dislocante.

Gli enormi spazi disponibili a prua, nel ponte principale e sottocoperta, rimarcano senza dubbio come si possa avere, in soli 12 metri, tutto quello che serve a una famiglia di 4/5 persone per effettuare crociere a lungo raggio, nella massima comodità, con un impatto ambientale prossimo allo zero e con costi veramente ridotti al minimo.

Greenline 40 Electric drone view

Le due batterie da 40 kW/h sono cariche, la strumentazione segna il 97%., stacchiamo il cavo di banchina dalla colonina e siamo pronti a mollare gli ormeggi. Le manette elettroniche sono molto precise ed è facile uscire da quest’ormeggio d’angolo, un colpo all’elica di prua e siamo fuori, un gioco da ragazzi.

Fuori dal porto navighiamo nel più assoluto silenzio, il nostro Greenline 40 Electric procede stabile sulla sua rotta, senza rollare, grazie alle pinne stabilizzatrici montate di serie dal cantiere. Navigando a 5,4 nodi abbiamo un’autonomia di circa 44 miglia, che poi sarebbero molto di più di quello che serve per spostarsi da un porto all’altro nelle crociere estive, o semplicemente per andare a fare il bagno nella rada che avremo scelto.

Greenline 40 Electric navigationA questa velocità consumiamo 8,6 kW, ovvero circa 12 cavalli, davvero molto poco per spostare le otto tonnellate di quest’imbarcazione, merito senza dubbio degli studi di fluidodinamica effettuati dal cantiere che ha realizzato una carena specifica per la navigazione in dislocamento, molto diversa da quella delle navette plananti, che assorbono viceversa una grande quantità d’energia per uscire dall’acqua.

L’esemplare che stiamo provando oggi è peraltro ottimizzato anche nei pesi, motivo per cui non è stata montata la coperta in teak che però, a richiesta, può essere comunque installata attingendo fra la lunga lista delle personalizzazioni disponibilibi.

Intorno ai 7 nodi, una velocità di crociera di tutto rispetto, il consumo si attesta a circa 20 kW e l’autonomia scende a 25 miglia che, tutto sommato, sono ancora un bel range d’azione per navigare a costo zero.

A 8 nodi, ovvero già navigando sopra la sua velocità teorica di carena, il consumo istantaneo ammonta a circa 35 kW e l’autonomia scende a poco meno di 20 miglia mentre a tutta manetta il Greenline 40 arriva a 11 nodi anche se, a mio modesto parere, non è questo il senso di quest’imbarcazione che è clamorosamente fatta per navigare, cosa che fa davvero molto bene peraltro, in dislocamento.

Lateral viewMentre navighiamo però, proprio sopra alla nostra testa, ci sono circa due kW di pannelli solari che ricaricano le nostre batterie e, volendo, è anche possibile installare un “range extender”, ovvero un generatore che, in funzione della potenza scelta, potrà aumentare l’autonomia a piacimento, fino a farla diventare praticamente illimitata.

Il cantiere offre poi la possibilità di realizzare la configurazione scelta, quella che ognuno di noi vorrebbe in funzione delle navigazioni che ha in mente di effettuare.

Quale sarebbe la mia? Beh, visto che ogni anno, oltre ai week-end passo un mese in mare, entrando raramente in porto, opterei per l’installazione di un generatore, rigorosamente a giri variabili, da una 15na di kW. Le macchine moderne sono estremamente compatte, il consumo medio sarebbe compreso fra i 2 e i 4 litri/h e l’autonomia divverrebbe quindi illimitata, anche navigando fra i 6 e i 7 nodi.

Ma io sono un po’ estremo, me ne rendo conto, la stragrande maggioranza delle famiglie che va in crociera sceglie di passare la notte in porto per cui, in questo caso, basta attaccar la presa di banchina e il giorno dopo si riparte con le batterie al 100%, senza nemmeno accendere il generatore.

Anche stando in rada questo Greenline 40 Electric mostra grandi qualità. Il cantiere ha infatti ottimizzato tutti i consumi di bordo per far si che i pannelli da soli siano in grado di sostenere tutto il carico necessario. Due i condizionatori, ammesso ce ne sia bisogno visto la grande quantità di finestrature presenti, suddivisi fra main deck e ponte inferiore, ognuno con un consumo di 700 W. Il frigo è un altro grande capolavoro, è di tipo domestico (quindi enorme) e consuma solo 200W.

Insomma un gran bel modo di andar per mare, Greenline Yachts ha creato un sistema che rasenta la perfezione e porta la nautica “green” alla portata di tutti.

Come è fatto il Greenline 40 Electric

Main deckIl livello della fattura, specialmente quello dell’ebanisteria, è davvero molto alto. I maestri d’ascia del cantiere sloveno sanno il fatto loro, lo si nota dagli accoppiamenti, dalle venature e, più in generale, dalla capacità di scegliere essenze di pregio.

Anche la sicurezza è un fattore importante, che il cantiere ha ben sviluppato a bordo di questa barca. Tutti i passavanti, i camminamenti e le superfici libere, anche quelle presenti a prua, sono larghe e protette da candelieri di generosa dimensione, mancorrenti rialzati rispetto al capo di banda e tientibene.

Il design complessivo del Greenline 40, come dicevamo, è votato alle comode permanenze in mare. Salendo da poppa ci accoglie un pozzetto di grandi dimensioni che, basculando il portellone poppiero, crea un unico ambiente con l’interno dell’imbarcazione che si sviluppa su di un unico enorme livello. Degna di nota la cucina che si affaccia sul pozzetto creando un ambiente sociale fantastico e, implicitamente, portando fuori i fumi della cottura.

Greenline 40 Electric interiorNel main deck troviamo poi un grande divano a L che consente di mangiare anche all’interno e che, contrapposto al mobile del lato di dritta dal quale esce la televisione, crea una graziosa zona cinema. Proseguendo verso prua troviamo la postazione di guida che, rialzata, grazie alle onnipresenti finestrature, gode di una grande visibilità, sia in fase di navigazione che in ormeggio.

Scendendo nella zona notte troviamo a prua una grande master cabin a letto centrale, dalle dimensioni quasi impensabili per un 40 piedi. Dispone infatti di accesso privato al locale bagno, grandi armadiature, piano di calpestio e consente inoltre di dormire su di un letto king size con la testa rivolta a prua.

A completare il ponte inferiore troviamo una seconda cabina a letti separati, anch’essa di generose dimensioni e un locale bagno molto grande, dotato di box doccia separato.

A prua un enorme prendisole sfrutta il rialzo della tuga per regalare spazio alla tintarella. Degno coronamento di un’imbarcazione pensata in ogni minimo dettaglio da Greenline Yachts.

Prestazioni rilevate

velocità kn potenza impiegata kW autonomia in miglia marine
1,8 0,7 103
3,2 2 96,4
4,1 3,9 67,1
4,4 5,3 58,1
5,4 8,6 43,9
6,1 14,9 30,3
6,9 19,5 25,1
8 34,8 17,3

Dati Tecnici

Lunghezza fuoritutto 11.99 m
Larghezza 4.25 m
Altezza min. 2.85 m
Pescaggio a vuoto 0.85 m
Peso a vuoto 8,000 kg
Serbatio acqua dolce 400 l
Serbatoio acque nere 80 l
Cabine 2 + salone
Posti letto max 4 + 2
Toilette / bagni 1

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura.
Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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