Il Lean Burn è un brevetto Suzuki che ha uno scopo principale: ottimizzare e ridurre i consumi e quindi i costi. “Si tratta di una tecnologia molto avanzata – ci spiega Marco Massola, responsabile del team tecnico di Suzuki Marine Italia che abbiamo
Abbiamo incontrato Marco Massola, responsabile del team tecnico di Suzuki Marine Italia, in una delle loro concessionarie, la Nauticstore di Gianola, in provincia di Cuneo. Fra i temi che abbiamo affrontato e che svilupperemo nelle prossime settimane, c’è stato quello di una componente fondamentale
L’incendio a bordo, insieme alla falla, è l’emergenza più grave che si trova ad affrontare chi va per mare. Anche se statisticamente è la cucina di bordo la zona in cui si innescano più frequentemente gli incendi, su una imbarcazione sono numerose
Quanto mi costa mantenere la barca?
Quanto mi costa mantenere la barca? Spesso si sente dire che il problema non è comprare la barca, ma è mantenerla. Abbiamo quindi cercato di capire quanto costa realmente possedere una barca per un anno considerando le sole spese di gestione ordinaria.
Ci stiamo avvicinando alla stagione in cui le barche vengono alate per fare la solita pulizia della carena e per dare l’antivegetativa. Si tratta in realtà anche di un’ottima occasione per fare una serie di controlli che solitamente non possiamo fare a
L’uso corretto del trim ha come diretta conseguenza quella di far navigare la barca con assetto corretto, quindi più veloce e soprattutto più sicura. E cosa non secondaria, ottimizzando i consumi. Purtroppo è uno strumento spesso ignorato dai diporitisti meno esperti. L’argomento
Al Boot 2017 di Düsseldorf, da una certa posizione del padiglione 16, era possibile vedere il ClubSwan 50 e il nuovo Hallberg-Rassy 44. Due barche decisamente lontane come concezione d’uso: monotipo ultramoderno la prima; crocierone con pozzetto centrale e aspetto molto tradizionale
La visibilità non era buona ma potevamo contare ancora su un orizzonte visibile a qualche migliaio di metri. Poi, lentamente ma in modo progressivo, la nebbia ci avvolse. La prua aveva lacerato un drappo bianco che si era richiuso alle nostre spalle
Dopo aver pubblicato l’articolo “I tre motivi per cui odio il rollaranda” era doveroso approfondire per dare voce ai tanti diportisti che lo usano e ne sono contenti. Ne viene fuori uno spaccato interessante, specchio di una vela rilassata e turistica, che
Indispensabile per trasferire il moto, per la circolazione dell’olio, per il funzionamento della pompa dell’acqua, per far funzionare l’alternatore, la cinghia del motore è uno dei componenti più preziosi del nostro propulsore. Senza di lei siamo a piedi. Per il lavoro che
E’ vietato entrare in porto e ormeggiare a vela? Non ci risulta che esista un articolo del codice della navigazione che lo proibisca espressamente. Ma nella pratica, in virtù di una serie di ordinanze emanate in tutti i porti, l’ingresso e l’accosto
Il nome è decisamente poco marino, ma, vi assicuriamo, questo nodo ha un’antica e forte tradizione. Appartiene alla famiglia dei nodi di congiunzione e da molti viene considerato non solo uno dei più efficienti in questa categoria, ma anche, uno dei nodi più eleganti in assoluto.
Siamo ormai in pieno nella bella stagione, quella che anticipa di poco le future crociere estive. Le uscite in mare si fanno più frequenti ma qualche giornata la dobbiamo sacrificare ai controlli e ai lavori di manutenzione. Perchè quindi non partire da
Odio il rollaranda – decisamente quello all’albero, un po’ meno quello sul boma – per diverse ragioni. La prima, anche se la meno importante, attiene all’estetica. Lo dice uno che va in giro con i parabordi poggiati in coperta e che quindi
Che il “musichiere”, ossia la pulsantiera del controllo remoto del salpancora, sia uno strumento molto delicato è cosa risaputa. Molto soggetto all’azione dell’ambiente salino in cui passa gran parte della sua vita, spesso lasciato per giorni o settimane collegato nel gavone dell’ancora,
Qualcuno dice che porta sfortuna, e che in barca non bisogna mai farlo. In realtà quello noto come il nodo dell’impiccato era ben noto a bordo delle navi non solo per il triste utilizzo da cui deriva il suo nome, ma anche
E’ molto frequente vedere barche con il tender a rimorchio. Si tratta certamente di una comodità soprattutto se si fa un uso frequente del battellino. Cui possiamo non rinunciare a patto di osservare alcune condizioni. La prima è che il meteo sia
Ha un nome intrigante ed è poco noto, ma è utile e facile da eseguire. Si inserisce nella grande famiglia delle “gasse, asole o cappi su cavo singolo”, almeno nella definizione della “bibbia” di Clifford W. Ashley, “Il grande Libro dei Nodi“.
La foto pubblicata in apertura ritrae un groppo che ci ha sorpresi fra Capri e Procida la scorsa settimana. Quando ci ha raggiunti, per la verità gli siamo andati incontro, per circa un’ora e mezza abbiamo avuto vento forte con raffiche fino
Un trucco per un ancoraggio “morbido” e sicuro
Aggiorniamo questo articolo, pubblicato l’anno scorso, con una foto scattata in acqua dalla quale si può chiaramente vedere il funzionamento del sistema. Noi stiamo ancora utilizzando questo “trucco” con soddisfazione. La profondità a cui si riferisce lo scatto è di cinque metri