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Il Gruppo Cozzi Parodi vi aspetta al Salone Nautico di Cannes, ma prima tutti a festeggiare a Portosole con il Kambusa Street Food e Artigianato dal Mondo

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Il settembre del Gruppo Cozzi Parodi e dei suoi marina che servono il ponente ligure (Marina di Portosole, Marina degli Aregai, Marina di San Lorenzo) sarà un mese di grande fermento. A dire la verità il mese bollente è già iniziato. In questi giorni, e fino a domenica 4 settembre, a Portosole a Sanremo si sta svolgendo la prima edizione del Kambusa Street Food e Artigianato dal Mondo. Una manifestazione vivace e decisamente “golosa” in cui sono presenti truck da tutto il mondo e i migliori banchi italiani.

Il Kambusa Street Food e Artigianato dal Mondo punta a diventare un must delle estati sanremesi. Per una settimana da mezzogiorno a mezzanotte si “aprono le porte” del villaggio della kermesse a Portosole che diventa il centro vitale per tutti gli appassionati di cibo, oggettistica e di musica.

Sabato 3 settembre, in occasione della notte bianca, il divertimento sarà assicurato dallo “Street Party” dove non mancherà la musica dei dj Luca LyJ Longofilo & Enzo Testini.

Kambusa Street Food

Appena chiusa questa settimana di “feste in banchina” si cambierà completamente registro, e dalle atmosfere più estive e goderecce si passerà a quelle più serie e professionali del Salone Nautico di Cannes (6-11 settembre). Salone a cui il Gruppo Cozzi Parodi sarà presente, per tutta la manifestazione, con uno stand al Pantiero PAN116.

Kambusa Street Food2
Il Kambusa Street Food e Artigianato dal Mondo in svolgimento a Portosole in questi giorni

Settembre sarà anche l’ultimo mese in cui la barca dell’Istituto Tethys scorrazzerà per i mari del Santuario Pelagos, lavorando per raccogliere evidenze scientifiche della straordinaria concentrazione di cetacei nel bacino corso-ligure-provenzale. Come già vi abbiamo raccontato, il Gruppo Cozzi Parodi appoggia questa attività di studio e ricerca e da anni offre l’ormeggio gratuito alla barca dellIstituto Tethys a Portosole che diventa così la “casa” di questo importante progetto di ricerca e monitoraggio.

Lo scorso 28 luglio, i ricercatori avevano avvistato una new entry tra i mastodontici capodogli che vivono nel ponente ligure (l’Istituto Tethys negli anni ne ha foto-identificato e catalogato 152) che è stata battezzata “Portosole” proprio in onore del maggior sostenitore del Cetacean Sanctuary Research (CSR). Anche questa new entry è un maschio, sembra proprio che le femmine “snobbino” queste acque. Ma una ragione scientifica c’è, come ci spiega Sabina Airoldi (Direttore Cetacean Sanctuary Project di Tethys ): “Otto sono le specie di cetacei che popolano regolarmente il santuario, fra cui i capodogli e, salvo rare eccezioni, sono esclusivamente di sesso maschile. Maschi e femmine hanno stili di vita molto diversi: le femmine tendono a restarsene nelle zone temperate, assieme ai figli giovani, mentre i maschi, finito il periodo degli accoppiamenti, migrano verso le acque subpolari. cetacei
Solo al momento degli accoppiamenti i due sessi trascorrono un periodo assieme. Questa segregazione in termini di habitat tra i due sessi non avviene solo in Mediterraneo – anche se è stato dimostrato che la popolazione del Mare Nostrum è geneticamente diversa da quella dell’Atlantico. Si potrebbe dire che quella nostrana è una versione “speciale” adattata a un mare piccolo e soprattutto chiuso verso nord: i capodogli mediterranei sono impossibilitati, per motivi geografici, ad arrivare nelle acque polari, per cui probabilmente si fermano a ridosso della costa settentrionale del Santuario. Ecco spiegato perché gli individui “amici” di Tethys sono tutti maschi”

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