Carbonautica, le ruote in composito del futuro sono già qui

Carbonautica, la ruota del futuro è già qui. Ecco perché il composito sta conquisitando armatori e cantieri

E’ un nome ben noto ai velisti, e chi non li conosce di fama, ci ha già messo le mani sopra, ma non lo sa… Durante l’ultimo Mets di Amsterdam abbiamo fatto una bella chiacchierata con Anton Bizjak (nella foto) titolare di Carbonautica, che ci ha raccontato non solo molte cose sulla sua realtà, vero leader di mercato, ma anche su come composito in vetroresinacarbonio, come materiali per realizzare ruote per timonerie si stiano diffondendo sempre di più. Una volta visti come optional “esotici”, solo per barche estreme, stanno ora diventando una dotazione di serie voluta (ormai quasi pretesa) dagli armatori.

Carbonuatica è una realtà Slovena, di Velenje, esiste da più da dieci anni e nel tempo si è evoluta, alla produzione delle ruote ha affiancato anche quella di passerelle e accessori di coperta (l’importatore in Italia è Abordo). Attualmente ha sedici dipendenti, un numero – come ci ha detto Anton Bizjak – destinato a crescere rapidamente…

Quante ruote producete in un anno?
Complessivamente arriviamo a 2.800-3.000 pezzi all’anno. Di questi il 92% sono in fibra di vetro, il resto in carbonio. Ogni anno il numero cresce.

Questa affermazione sempre maggiore delle ruote in composito a cosa è dovuta?
I “plus” sono molti: si parte prima di tutto dal maggior “grip” sulla ruota, la presa è migliore ed più piacevole rispetto a quelle tradizionali in inox. Poi, sempre in confronto all’acciaio, non si scalda e non si raffredda troppo. La manutenzione diventa poi inesistente, non si ossiderà mai. E, per le barche da regata c’è un gran guadagno in termini di peso, circa il 35% in meno.

C’è poi stato un sensibile calo dei prezzi. Fino a  poco tempo fa le ruote in composito erano un optional molto costoso.
Si, assolutamente. Questi perché la ricerca è andata molto avanti, le ruote ora si riescono a produrre in tempi molto più rapidi.  Rimane sempre un oggetto complesso da realizzare, ma le ore di lavoro necessarie sono ora molte meno. Ora per avere il prodotto finito ci vogliono 15/16 ore, per quelle di carbonio, 2/4 al massimo per quelle in composito.

Ci racconta in sintesi come viene realizzata una ruota?
L’obiettivo è quello di realizzare un prodotto che alla fine sia monolitico. Nasce da due stampi simmetrici, ma le flange della lavorazione di uno, si vanno a sovrapporre a quelle dell’altro. In sintesi si ottiene una fusione,  nasce veramente un oggetto unico, intero, monolitico. Cuoce in forno a 90° per 4/5 ore, a seconda della dimensione.

Realizzate ruote custom?
Certo. Da un lato creiamo modelli apposta per alcuni specifici cantieri che poi li usano in grandi numeri, per esempio Elan, X-Yachts o J Boats. Ma facciamo anche piccole serie per realizzazioni in pochi esemplari, per esempio per Vismara. Realizziamo poi anche dei one-off: per le dodici barche della Clipper World Race abbiamo realizzato una serie che ha subito un vero stress test per tre anni, nell’oceano. Un esperimento molto utile anche per noi. Se ne è rotta una sola, ma a causa di una collisione tra imbarcazioni.

I detrattori delle ruote in composito sostengono che quelle in inox hanno il vantaggio che, in caso di collisione, quando il peso del timoniere gli si riversa addosso, si piegano. Quelle in carbonio invece si rompono…
Vero, quelle in carbonio in quei casi tendono ad esplodere. Ma abbiamo trovato “la medicina” anche per questo, mettiamo all’interno della ruota del Kevlar, e questo impedisce l’esplosione.

Le ruote per le timonerie sono solo una parte della vostra produzione…
Si, noi realizziamo anche passerelle, abbiamo iniziato a farle sette anni fa, e anche manufatti di precisione, come settori per frenelli, passacavi, gallocce. Tutto in composito e tutto su stampi.

Così come le timonerie anche le passerelle in carbonio e in composito stanno prendendo piede…
Si, decisamente, e anche sulle barche a motore. Questa è una novità e, ovviamente, muove numeri molto importanti. In molti casi vanno ad affiancare quelle idrauliche a scomparsa. 

Per concludere, ci dice quali sono i tre valori principali per cui Carbonautica si distingue dalla concorrenza?
Prima di tutto per la qualità dei nostri prodotti. Per questo ci siamo affermati e per questo continuiamo a crescere. In secondo luogo per gli ottimi rapporti che riusciamo a stabilire, e poi a mantenere, con i nostri clienti. Infine per la puntualità nelle consegne, di questo abbiamo fatto uno dei nostri cavalli di battaglia. 

Se poi volete toccare con mano la convenienza di queste ruote di Carbonautica, vi sarà sufficiente farvi un giro sul sito di Abordo, nella categoria corretta per scoprire che sono prodotti alla portata di tutti.

Luca Sordelli

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  • Sono interessato acquisto ruota in carbonio o fibra per GS 40 DERL PARDO COLONNINA SOLIMAR DIAMETRO 160 BIANCO. SALUTI GIULIANO DEVOTI

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