Cantiere del Pardo: 50 anni di storia e successi | TuttoBarche
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Cantiere del Pardo: 50 anni di storia e successi

Cantiere del Pardo nel 2023 segna un traguardo importante: ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività. Mezzo secolo di tradizione navale italiana volta ad offrire sempre il meglio ai propri armatori, senza perdere lo smalto degli esordi, ma anzi, acquistando fama e rispetto, decennio dopo decennio, fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento internazionale nel settore.

Fabio Planamente, CEO di Cantiere del Pardo

Tutto inizia con la vela, nel 1973 quando da Giuseppe Giuliani Ricci nasce Grand Soleil Yachts, un’impresa italiana di successo che diventa subito leader nel mercato delle imbarcazioni a vela. Pur mantenendo lo sguardo rivolto verso il futuro, l’azienda ha radici ben profonde e salde, riuscendo sempre a coniugare nei vari decenni di storia innovazione e tradizione.

Gigi Servidati, presidente di Cantiere del Pardo

“La storia del Cantiere del Pardo è ricca e complessa” afferma Fabio Planamente, CEO dell’azienda. “Più facile è individuare alcune «pietre miliari» coincidenti con le fasi in cui l’azienda ha dimostrato di sapersi adattare ai cambiamenti per diventare ciò che è universalmente considerata oggi: un fiore all’occhiello dell’industria cantieristica italiana. Queste «pietre miliari» possono essere identificate con tre momenti: dapprima il passaggio di testimone – o forse sarebbe meglio dire «di timone» – da Giuseppe Giuliani Ricci a una serie di fondi; poi la ripartenza nel 2014, dopo il periodo più buio della nautica, e infine, la fase a noi più cara, quella del triennio 2015-2017, coincidente con il lancio della gamma a vela Long Cruise e, poco dopo, con la nascita del marchio Pardo Yachts che ci ha traghettato nel mondo del motore, dandoci la linfa per guardare avanti con fiducia e crescere sempre di più”

Oggi Cantiere del Pardo è guidata da Fabio Planamente e da Gigi Servidati, l’azienda a partire dal 2016 si è allargata, aprendosi al segmento degli yacht a motore, scrivendo così un altro capitolo della loro lunga storia. 

“Il pensiero di fare una barca a motore c’era da tempo, perché la nostra passione nautica è sempre stata a 360° ” racconta Gigi Servidati, presidente di Cantiere del Pardo. “Quando è nata l’esigenza di crescere come cantiere, io e Fabio abbiamo pensato di farlo con delle novità importanti”

Le origini di Cantiere del Pardo

Gli inizi nel mondo della vela per Grand Soleil Yachts sono subito stati premonitori: un grande successo per ogni nuovo modello uscito, alcuni hanno raggiunto talmente l’apice da essere prodotti in quasi 300 esemplari, come nel caso del GS 34, il primo yacht a vela progettato da Jean-Marie Finot tra il 1973 e il 1983 che ha segnato fin da subito una delle pietre miliari della nautica. L’iconico yacht costruito in versione regata e crociera, riconoscibile grazie al caratteristico oblò circolare a poppa, catapultò Cantiere del Pardo subito nella fascia medio-alta del mercato. 

Destino simile anche per i modelli GS 39 e 35 disegnati da Alain Jézéquel, o i GS 53, GS 45 e GS 42 nati dalla collaborazione con German Frers nella fine degli anni ‘80. 

Il segreto, forse, di questo incredibile successo tutto Made in Italy è anche scelto intenzionalmente di creare, epoca dopo epoca, un prodotto fresco, innovativo e di design, scegliendo quegli esponenti che ben potevano portare in acqua l’idea di Cantiere del Pardo, sorprendendo di volta in volta pubblici e professionisti del settore. 

Molte di queste imbarcazioni, infatti, sono state testimoni e protagoniste delle diverse soluzioni del momento, anticipando anche molte idee poi adottate dal mercato, mettendo ancora più in luce la vincente strategia di Cantiere del Pardo di affidare a dei progettisti celebri ogni modello, caratterizzando in ogni periodo storico. 

Il nuovo capitolo di Cantiere del Pardo: il motore

Da qualche anno Pardo Yachts, brand delle imbarcazioni a motore Cantiere del Pardo, è riuscito a inserirsi nel panorama della nautica da diporto raggiungendo subito importanti livelli, sia nel mercato italiano, che in quello estero. 

Pardo 43

Il primo, e più famoso esponente delle imbarcazioni a motore, è Pardo 43. Un walkaround irriverente da 13 metri con la prua inversa e la carena ottimizzata per le propulsioni IPS, che al suo esordio a Cannes viene venduto già in 30 esemplari, e nel giro di sei anni si arriva a 270 esemplari. 

Quella che poteva essere una scelta molto azzardata si rivela poi, al contrario, un successo clamoroso, tale da spingere Pardo Yachts ad aumentare la gamma, che si allarga con l’arrivo di Pardo 50 e Pardo 38, e a diversificare l’offerta per esaudire ogni richiesta da parte degli armatori, dando il benvenuto alle linee Endurance e GT.

La linea Endurance si propone di colmare un vuoto nel mercato delle navette, dove mancano le barche da crociera con una carena ottimizzata per navigare a più di 20 kn e di eliminare più possibile l’effetto del rollio, rendendo queste imbarcazioni veloci, comode ed estremamente vivibili.

Il primo entusiasmante modello della linea è l’Endurance 60, frutto della collaborazione con l’architetto navale Davide Leone, e con Nauta Design, che ha firmato gli interni. 

Pardo Endurance 72

“Il risultato”ha dichiarato Gigi Servidati“presenta stilemi che ricordano molto i Pardo Yachts e ha ottime caratteristiche sia a livello di prestazioni velocistiche sia di consumi; è anche una barca molto comoda, e anche per questo ritengo sia un ottimo prodotto per un velista che volesse passare al motore”.

In programma per il 2024 è la realizzazione di Endurance 72, sempre con Davide Leone come mente creativa, che ha già battezzato il nuovo progetto come il suo “migliore lavoro”.

La linea GT, lanciata nel 2022 con GT 52, è considerata come una via di mezzo tra le precedenti imbarcazioni descritte, proponendo una versione chiusa degli esemplari Pardo, offrendo un “family feeling” d’eccezione, con interni di Nauta Design molto più ampi e comodi, e 3 cabine dove poter riposare comodamente. 

VanDutch 56

Nel 2020 Servidati e Planamente decidono di acquisire il brand olandese VanDutch, che grazie alla firma dello studio Mulder Design, realizzava yacht subito riconoscibili e dal grande fascino. Nel rispetto delle linee originarie, oggi Cantiere del Pardo presenta le barche con una carena ottimizzata e un’abitabilità nettamente superiore. Di questo brand i prodotti sono il VanDutch 32, VanDutch 40, VanDutch 48 e il VanDutch 56, a cui seguirà un modello da 75 piedi. 

Anche la sezione delle imbarcazioni a motore, come quella della vela, per Cantiere del Pardo è costellata da importanti riconoscimenti: ultimo è il rinnovo della partnership con Luna Rossa Prada Pirelli come fornitore ufficiale del team per la 37esima edizione dell’America’s Cup. 

I festeggiamenti

L’ultima settimana di giugno 2023 si sono svolti i festeggiamenti per i 50 anni del Cantiere a Portopiccolo, Trieste, raccogliendo in una suggestiva location progettisti, dealer, armatori e personaggi di spicco della nautica provenienti da tutto il mondo. 

Prima con la Cena di Gala, e poi con la due-giorni di regate per la Grand Soleil Cup, giunta alla sua 21esima edizione, sono proseguiti i festeggiamenti con momenti di condivisione, allegria e sana competizione anche nella categoria Vintage, e per la prima volta in assoluto è andato in scena anche il Pardo Water Rally.

Il nuovo orizzonte di Cantiere del Pardo

La nuova era di progettisti fa entrare Massimo Paperini, che firma il Grand Soleil 40, portando una ventata d’aria fresca nel Cantiere, e propone un modello rivoluzionario dal punto di vista stilistico, che ne cambierà per sempre il destino. La prua quasi a piombo e la striscia della tuga che si assottiglia, cambia il gusto delle imbarcazioni a vela, e per questo GS 40 ottiene uno strepitoso successo. 

Grand Soleil 56

Grand Soleil 56 poi vede come progettista Philippe Briand e lo studio Judel/Vrolijk, ma nel 2011, Cantiere del Pardo prende una decisione radicale: d’ora in poi ci saranno solo progettisti italiani in azienda. Dopo Paperini e Luca Brenta, per Grand Soleil 39 iconica barca con bulbo a siluro, e per Grand Soleil 43, la prima imbarcazione ad avere il bompresso fisso, si sceglie come architetto Claudio Maletto

Nel 2013 Marco Lostuzzi presentò Grand Soleil 46 Long Cruise, un’imbarcazione da performance affiancata a quella da crociera, una cosa mai vista prima. Dal 2020 Matteo Polli ha firmato tre progetti: GS 44, GS 40 e GS 72, in versione Performance o Long Cruise (recentemente varato) e GS 65 che sarà messo in acqua nei prossimi mesi.

Grand Soleil 72

La storia del Cantiere è molto lunga ma il futuro è ancora da scrivere, facendo tesoro del knowhow e dei valori che hanno fatto grande questa attività, Cantiere del Pardo è sempre alla ricerca di nuove soluzioni, di nuove idee di design per rivoluzionare, modello dopo modello, i nostri mari, portando l’eccellenza del Made in Italy sempre più in alto. 

“Essere diventati proprietari di un cantiere così prestigioso, per di più italiano, e avere ora la possibilità di continuare a portarne avanti le attività in prima persona, è un grande privilegio: il proverbiale sogno divenuto realtà” afferma Fabio Planamente. “Entriamo nel nuovo cinquantennio tenendo la barra dritta, impegnandoci affinché Cantiere del Pardo continui a essere un punto di riferimento per il panorama nautico mondiale, oltre che un motivo di orgoglio per la Romagna e per il Paese”, conclude Gigi Servidati.

Silvia Pretto

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