Come è tradizione per Raymarine, uno dei marchi di punta del sistema FLIR, ogni salone nautico è occasione per presentare un nuovo prodotto. Non fa eccezione il Boot di Dusseldorf, dove ha fatto la sua comparsa il nuovo AIS 700.

Si tratta di un ricetrasmettitore (come è noto gli AIS possono essere anche del tipo solo ricevente, quindi vedere  gli altri ma non trasmettere il proprio segnale) che ha la caratteristica di essere molto più semplice nella sua installazione, meno costo e di occupare meno spazio – qualità preziosa sulle piccole imbarcazioni – pur conservando la stessa qualità dei predecessori.

AIS700
L’apparato dell’AIS 700

Con il sistema tradizionale, l’AIS aveva bisogno di utilizzare due antenne, quella del Vhf e quella del Gps. Considerando che AIS e la radio VHF delle barche funzionano entrambi sulla stessa banda di frequenza, in Raymarine hanno pensato di inserire nella scatola dell’apparato uno splitter che consenta di utilizzare una sola antenna, quella del VHF, risparmiando spese di installazione, cavi, e una seconda scatola/apparato. Il tutto si traduce anche in un risparmio di circa il 20% sui costi di acquisto e installazione.

Dotato di un ricevitore GPS RAIM, AIS700 si collega ai display multifunzione della barca utilizzando i più recenti protocolli NMEA2000 e SeaTalkng.  In questo modo, si possono anche utilizzare schermi non necessariamente Raymarine e magari più datati rispetto a quello di ultima generazione Axiom.

Ma non di solo risparmi si parla. Infatti la potenza di trasmissione, che solitamente è di 2 watt, è stata aumentata a 5, con il risultato di essere più visibili a maggiori distanze.

E infine, è stata prevista la modalità “ghost” o “silenziosa” che dir si voglia. In sostanza si possono continuare a ricevere i segnali delle altre imbarcazioni e navi e interrompere la trasmissione dei propri dati e della propria posizione.

Ben oltre le esigenze di privacy, questa modalità può risultare vantaggiosa in diversi ambiti della navigazione da diporto e in quella sportiva. Ad esempio nelle competizioni di pesca o anche nelle semplici battute amatoriali, quando il pescatore non vuole rivelare agli altri concorrenti la propria posizione, soprattutto se si tratta di una posizione particolarmente felice.

Altra applicazione in ambito sportivo, è quello delle regate, dove la possibilità di individuare gli avversari ma celare la propria posizione può dare significativi vantaggi.

La sua applicazione più importante la si ha sicuramente sul piano della sicurezza. La modalità silenziosa, infatti, consente di mantenere la vigilanza sul naviglio circostante in aree a  rischio pirateria, ma di nascondersi agli apparati dei moderni pirati, aumentando così il livello di sicurezza degli yacht in navigazione in zone pericolose.

 

1 Comment

  1. “sono rimasto un po’ perplesso e stupito nel leggere della capacità (si fa per dire) di questo apparato di rimanere silenzioso e quindi “nascosto” agli occhi (presumo elettronici) delle altre navi. Capisco la frenesia di voler controllare senza essere controllati gli avversari regatanti e così pure i pescatori di professione ma non capisco quella nei confronti delle navi di passaggio . Non vedo poi come ci si possa nascondere da eventuali pirati a meno che si vada a navigare in Maro rosso e lungo le coste della Somalia (Mogadiscio) ma non certo nelle acque nostre . Vorrei vedere invece che in caso di emergenza, invece di palesarsi in tutte le maniere possibili (Razzi tossi, Epirb, Aldis, Eliografo, etc) ci si occultasse! Il risultato é che invece di facilitare il nostro ritrovamento lo si renderebbe più difficoltoso. Bella soddisfazione! Bell’aggeggio!”

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