Bali 4.5, un po’ a vela, un po’ a motore. Comunque sempre molto comodi. La prova completa


Non molto tempo fa avevamo provato il primo Bali 4.0 arrivato in Italia, ora è il momento di presentarvi la sorellona maggiore, il 4.5. La filosofia rimane la stessa: i Bali sono un prodotto di Catana, marchio che rappresenta l’eccellenza nel mondo dei catamarani, e da loro ereditano know-how e passione per i multiscafi, qui però si punta ad un mercato più vasto, ai grandi numeri, a chi viene dal mondo delle barche a motore.
La formula sembrerebbe proprio funzionare, è appena stato consegnato il Bali numero 100, non male visto che il primo è stato varato 25 mesi fa.
Sul Bali 4.5 l’abitabilità è sorprendente per uno scafo di 14 metri, lo stesso vale per la facilità di conduzione (sia a vela che a motore) e il prezzo è intrigante.
A differenza del 4.3, il 4.5 non è declinato (almeno per ora) nella versione solo a motore, ma si può scegliere tra l’allestimento Flybridge o Bimini. Nel primo caso la seduta esterna del timoniere è rialzata, poggia sopra la sovrastruttura. Nel secondo, quello della prova, a chi è alla ruota spunta solo la testa oltre al salone centrale.
LA COPERTA
Partiamo da prua. Qui c’è la prima grande briscola che il 4.5 (come tutt i Bali) ha da giocarsi sul mercato nei confronti della concorrenza. Niente rete, ma un ponte rigido, con tanto di seconda dinette e due tavoli e otto posti a sedere. In più uno sconfinato prendisole per sei amanti della tintarella, che vogliono stare comodi. Questa piattaforma, oltre a regalare tanti metri calpestabili, garantisce anche una particolare rigidità strutturale, quella, che rende tra le altre cose possibili trasformare i Bali nella versione solo a motore (e quindi ovviamente con motorizzazioni ben più potenti) senza problemi torsionali.
Qui, come nel pozzetto di poppa, c’è un’infinità di spazio di stivaggio nei gavoni sotto i sedili, la linea d’ancora è rimandata a piede d’albero e il tutto risulta molto funzionale. Tanto spazio per prender il sole e per sedersi vuol dire anche avere un’infinità di cuscini e schienali: se dovete toglierli o metterli tutti prendetevi una mezza giornata libera… Inoltre una seconda area prendisole è allestibile sul fly.
Qui ci sono un divano a L, che fronteggia il tavolo da pranzo e una chaise longue. Si replica poi il collaudato sistema per abbattere quella che è l’impavesata di poppa per liberare un fantastico trampolino (con tanto di appoggio per la risalita) verso il mare. Non è invece prevista la (geniale) soluzione pensata per il 4.0 con tutto il portellone di poppa che si alza andando a nascondersi sotto alla sovrastruttura.
GLI INTERNI
Qui la scena è dominata dal grande salone centrale che accoglie carteggio/pilotaggio, zona pranzo al coperto e cucina. Tutti e tre sono zone ben organizzate, ma ci sono piaciute particolarmente la prima e l’ultima. L’angolo del comandante è studiato con cura, perché di dimensioni più che ragionevoli e per la visibilità e ottima quasi a 360° (un piccolo angolo cieco lo crea l’immensa zona frigo).
Altra nota di merito se la prende certamente la zona cucina: un po’ per le dimensioni del lungo bancone a U che si affaccia sul pozzetto di poppa (il vetro può scendere all’interno della paratia) un po’ per il gigantesco blocco frigo più freezer (615 litri in totale) che fa subito immaginare navigazioni lunghissime. Bene nell’insieme tutto il salone centrale, grazie anche alla possibilità di abbassare completamente anche la parte frontale del parabrezza: questo garantisce una perfetta ventilazione, ma anche una comunicazione diretta con il pozzetto di prua.
La zona notte, nella versione che abbiamo provato, era la più comoda a disposizione: tre cabine e due b
In questa versione tutto lo scafo di sinistra è dedicato all’amatore, e lo spazio è veramente tanto. Al centro c’è una zona office mentre a prua si allunga uno confinato bagno. Quasi esagerati i volumi a disposizione negli armadi e negli stipi. Nello scafo di destra ci sono invece una seconda grande cabina a poppa ed una prua leggermente più piccola. In mezzo il secondo bagno , anche questo gigantesco, con accesso da centro barca e non dalle cabine. In alternativa ci sono le versioni tre cabine e due bagni (la più equilibrata) e quella quattro cabine e altrettanti bagni (per il charter).
LA PROVA
Il catamarano come perfetta macchina per le vacanze? Sul fatto che siano comodi, grandi e ideali per godersi il mare, fare bagni e tuffi, ci sono pochi dubbi. Sono larghi e stabili (la cucina, tanto per dare un’idea, non è neanche basculante), la vivibilità e quasi domestica.
Ma come se la cavano se c’è un po di vento, e magari anche un po’ di mare? L’abbiamo verificato durante la nostra prova. Certo, non condizioni proibitive: levante a “buchi”, intorno ai 16 nodi, con raffiche fino a 20 e attimi di stanca sui 10/12.; mare incrociato, un metro e mezzo circa d’altezza, decisamente fastidioso.
Le condizioni in cui il buon padre di famiglia armatore di una barca motore ci pensa ben prima di lasciare il porto, e in cui un monoscafo a vela (se di razza) viaggia bene, ma il rischio di mal di mare – soprattutto alle portanti – è piuttosto alto.
Il rollio del 4.5 è decisamente contenuto, è piuttosto un pacato tremolio. Bisogna abituarsi, ma non è fastidioso. Per fare le foto abbiamo passeggiato in lungo e in larga per la barca e il disagio è proprio poco. I punti di appiglio non mancano, i passaggi a bordo sono molto larghi (quasi troppo, per gli standard dei monoscafisti). I bicchieri non cadono, e la pasta può cuocere senza rischio ustioni. Nelle cabine è tutto molto confortevole, a cominciare dalla vista sul mare, anzi: nel mare.
Con 15/16 nodi di apparente al traverso, la migliore delle andature, si viaggia sui 7,7 nodi. Da buon multi non ama la bolina e, soprattutto con quest’onda fastidiosa, avventurarsi oltre i 55/60° non è consigliabile, e qui la media è sui 7,2. Poggiando le medie ovviamente scendono, 6,6 a 120°, 6,2 a 150.
Bene la postazione di guida da cui si comandano tutte le vele, oltre alle due leve. Decisamente molto utile il winch elettrico. Intelligente la copertura trasparente per il bimini che fa vedere bene la randa (steccata square top sulla barca della prova, a nostro avviso un “optional indispensabile).
E a motore? Con la versione base, due Volvo Penta da 40 HP, si viaggia in crociera a 8,5 nodi (2.500 giri/mmin), con le manette tutte giù ((2.800 giri) si arriva a 9,5. Anche qui numeri non male, ma la versione con i due da 55 HP (5.200 Euro) può essere una scelta furba. Nota di merito, infine, per le due sale macchine: il sogno di ogni meccanico, per dimensioni e accessibilità.
Bali 4.0 La scheda tecnica
Lungh. f.t.: m 13,60
Lungh. al galleggiamento: m 13,00
Largh. massima: m 7,42
Pescaggio: m 1,22
Peso imbarcazione a vuoto: kg 11.600
Peso imbarcazione a pieno carico: kg 16.500
PIANO VELICO
Albero: frazionato 9/10, un ordine di crocette acquartierate, poggiato in coperta, in alluminio
Superficie velica jib autovirante: mq 39
Randa della prova square top full batten in dacron, 73 mq
Code 0: 78 mq su bompresso e avvolgitore (optional)
Spinnaker asimmetrico: 125 mq (optional)
MOTORI e IMPIANTI
Motori: 2 x 40 0 20 HP Volvo Penta
Trasmissione: S-Drive
Capacità serbatoi acqua: litri 800
Capacità serbatoi gasolio: litri 800
Capacità serbatoi acque nere: 2 x 60 lt
Frigo+ congelatore: 650 lt
Categoria di progettazione CE: A
Portata omologata: 12 persone
Progetto: Olivier Poncin – Yann Chabaud
Carene e strutture: Xabier Fay
Design interni: Hervé Couedel
Cantiere: Catana, Canet en Roussillon, Francia
Importato da: Adria Ship srl, Testata Mosconi, 1 | 34073 Grado, tel. 0431 83504 | fax 0431 876066, adriaship@adriaship.it
Costruzione
Lo stampo degli scafi è realizzato in tre parti con la giunzione sulla linea della chiglia, mentre piattaforma e parti interne dello scafo sono in un unico pezzo per garantire il massimo della solidità. Gli scafi in VTR sono costruiti con la tecnologia dell’infusione in sandwich, con resina in poliestere. Opera viva scafo in VTR monolitica, coperta e opera morta in VTR con la tecnologia dell’infusione, in sandwich con rinforzi monolitici/in compensato.
Prezzo base: 383.000 (IVA esclusa)
Pack Horizon (19.440 Euro): impianto 220, caricabatterie, controller batterie, freezer, luci a led, pannello elettrico touchscreen, prese 12 volt, piattaforma di poppa, pulpiti con sedute, portello di poppa a scoparsa, sistema automatico per le mani di terzaroli, due batterie extra, serbatoio acqua 400 litri extra, isolamento sonoro vano motore potenziato, avvo
Pack Eccellence (37.000 Euro): Avvolgitore per solent – Batterie servizi addizionali – 2 batterie servizi addizionali da 110 Ah/12V – Illuminazione indiretta – Luci di cortesia esterne – Luci di cortesia pozzetto prua e specchi poppa – Serbatoio gasolio addizionale da 400 l per una – capacità totale di 800 l – Serbatoio acqua addizionale da 400 l per una capacità totale di 800 l – Cuscineria pozzetto a prua in sky – Cuscini pozzetto poppa e divani in sky beige – Cuscineria sedute timoniere o flybridge in sky beige – Finestratura a scomparsa verso pozzetto a Prua – Finestratura a scomparsa verso pozzetto
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