Adler Suprema Hybrid . Uno dei più efficienti yacht al mondo
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Adler Suprema Hybrid . Ecco uno dei più efficienti yacht al mondo.

Potrebbe essere il primo esemplare di una nuova generazione di imbarcazioni l’ Adler Suprema Hybrid, yacht primogenito del cantiere svizzero Adler Yacht che ha scelto il Fort Lauderdale International Boat Show per presentarsi al mondo.

Che sia qualcosa di sicuramente nuovo lo dimostra sin dal suo aspetto esterno, curato da Nuvolari Lenard, lo studio veneziano protagonista della recente caratterizzazione dello yacht design di fascia alta. Qui ha saputo realizzare un fly bridge da 23 metri totalmente nuovo senza snobbare o stravolgere nessuno degli elementi classici della tipologia. Eppure il colpo d’occhio è piacevolmente insolito. Colpisce l’andamento rastremato da prua a poppa della murata, lo scafo, realizzato in carbonio come tutta la sovrastruttura -altro elemento innovativo per peso ed efficienza- è teso e muscolare nelle linee, il profilo ricorda più quello di un moderno fisherman che un classico fly. Nella sovrastruttura, il gioco tra il nero e delle finestrature e di alcuni elementi strutturali e il bianco della base del fly bridge, che diventa protezione per il passavanti, contribuisce a reinterpretare l’insieme.

“Qui a Fort Lauderdale la concorrenza è di altissimo livello, ma sono sicuro che l’ Adler Suprema Hybrid è stato una delle stelle più brillanti, per il suo design unico, per la tecnologia presente, oggi abituale solo su barche di dimensione maggiore come la propulsione ibrida, i controlli tramite iPad, il riscaldamento nel calpestio, la costruzione rigida e leggera in fibra di carbonio e la carena ad alta efficienza”, ha dichiarato Philipp Pototschnik, amministratore delegato di Adler Yacht.

Per navigare, il 76’ Suprema può contare su un sistema di propulsione ibrida e su una struttura che grazie alla leggerezza e alla rigidità offerta dal carbonio, migliora l’efficienza di navigazione non dissipando energia nelle trasformazioni cinetiche dello scafo. La costruzione è affidata al Cantiere Alto Adriatico 1977 di Monfalcone mentre la cosiddetta Hybrid Marine Solutions (HMS, Soluzione Marina Ibrida) è un sistema di propulsione sviluppato in collaborazione con società tedesche e austriache già molto impegnate in questo ambito nell’industria dei trasporti: automobilistico, aeronautico e marino. I due anni di test e i quattro anni di sviluppo hanno permesso di realizzare quello che con buona probabilità è attualmente il più efficiente yacht al mondo di queste dimensioni. Secondo quanto dichiarato dal cantiere il Suprema riesce a essere fino al 50% più efficiente di un suo pari lunghezza tradizionale: con i 5200 litri di gasolio, a otto nodi l’autonomia di questo fly bridge supera le 3500 miglia.

La propulsione diesel-elettrica del Suprema è composta da due eliche in carbonio che sfruttano la potenza di due motori Caterpillar Cat 18 da 1150 cavalli e una coppia di generatori ad alta efficienza (superiore al 95%) da 100kW in grado di spingere questo fly bridge per un’ora a otto nodi. Un’ora di ricarica è anche il tempo necessario a riportare le batterie al loro potenziale totale. La propulsione elettrica e i relativi vantaggi in termini di silenziosità, assenza di emissioni e di vibrazioni può essere utilizzata fino a 10nodi, ma le qualità della carena semidislocante si dimostrano anche a velocità superiori: fino a 28 nodi per le prestazioni di punta e 22 nodi di velocità di crociera veloce.

La tecnologia e un elemento cardine di questo progetto. Come si accennava prima, la barca è tenuta sott’occhio e persino gestita direttamente tramite tablet, e non necessariamente stando a bordo. I vetri esterni possono essere resi opachi con un tocco per aumentare istantaneamente la privacy. Le batterie ad alta capacità possono supportare un intero giorno di utenze attive senza dover ricorrere all’uso dei generatori né del motore. La tecnologia è parte attiva anche per quanto riguarda la sicurezza: come il sistema antincendio, le telecamere a circuito chiuso che operano sia nel visibile sia nell’infrarosso e così come le videocamere subacquee per garantire tranquillità anche sotto la linea di galleggiamento. Da notare che nel pacchetto yacht Adler inserisce anche l’assistenza telefonica 7/24.

Nuvolari Lenard hanno lavorato sul Suprema per sfruttare al massimo gli spazi esterni e interni, per aumentare insomma l’efficienza globale dello yacht. Sia all’esterno, per esempio il fly bridge è uno dei più spaziosi della categoria, sia all’interno dove l’armatore può scegliere tra diverse configurazioni che vanno da tre a cinque cabine per ospitare, nottetempo, fino a 10 persone. Più locali equipaggio per due persone. Nell’esemplare presentato in Florida la cabina armatoriale è posizionata a mezzanave e include una cabina armadio, mentre altre due cabine ospiti, entrambe matrimoniali, sono posizionate all’estrema prua e all’estrema poppa.

Il ponte principale divide con la cucina e un bagno di servizio la timoneria prodiera dal salone, idealmente diviso in due aree: pranzo a poppavia affacciata sul pozzetto, e dinette-living a ridosso della paratia maestra.

Come si accennava ci sono alcuni dettagli nascosti che elevano la caratura dell’Adler Suprem. Come il riscaldamento nascosto nel calpestio dei locali toilette e del ponte principale. Così come la fascia riscaldante a infrarossi nel pozzetto per aumentare la temperatura locale anche con condizioni meteo meno clementi. Non mancano le docce sul fly bridge e i porta bicchieri refrigerati per fornire comfort anche con temperature elevate.

Sviluppato su una piattaforma tecnologica fissa, l’ Adler Suprema Hybrid è in realtà un semicustom yacht, grazie alla serie di layout proposti e alla possibilità di scegliere e tra stili ed elementi diversi per il decor.

Dati tecnici Adler Suprema Hybrid

Lunghezza f.t.: 23,11 m

Lunghezza al galleggiamento: 20,74 m

Larghezza: 6,04 m

Pescaggio: 1,75 m

Dislocamento a secco: 49 t

Master Cabin: 1

VIP Cabin:

2-3

Ospiti :6-9

Crew: 1-2

Certificazione CE: A

Numero massimo di persone a bordo

CE-A: 12

CE-C: 20

Progettista: Studio Nuvolari Lenard, Italy; Carlo Nuvolari & Dan Lenard

Cantiere: Adler International GmbH / Cantiere Alto Adriatico 1977 SRL

Monfalcone (Trieste), Italy

Giacomo Giulietti

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