Absolute 56 Fly
Absolute 56 Fly
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Debutto americano per l’Absolute 56 FLY. Il “carisma italiano” approda oltreoceano.

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“La bellezza è come ci si sente dentro, e si riflette negli occhi”. Le parole della grandissima e bellissima attrice italiana Sophia Loren mi risuonano nella testa mentre mi accingo a scoprire la nuova Absolute 56 FLY, esposta al B Dock del Miami International Boat Show per il suo debutto americano. Una bellezza che Cesare Mastroianni, Direttore Commerciale di Absolute Yachts, ed il suo team hanno saputo emulare su tutti e tre i ponti dell’imbarcazione, dagli interni agli esterni.

Absolute Yachts

O sarebbe più corretto dire il contrario, dal momento che il cantiere piacentino ha ribaltato l’affermazione, portando “gli esterni all’interno”, enfatizzando in varia misura il contatto diretto con il mare. Da un punto di vista prettamente strutturale, ciò è stato reso possibile dall’ampio utilizzo di superfici vetrate, dalle finestre agli oblò apribili nelle cabine fino all’installazione di vetrate a tutta altezza come risultato dell’eliminazione delle paratie. Vi ho già detto che le sezioni centrali delle finestrature sono apribili? Ebbene, il contatto con il mare non potrebbe essere più immediato!

Per quanto riguarda gli interni, dall’arredamento alle dimensioni, mi verrebbe da dire che la Loren avrebbe potuto essere interpellata per la realizzazione di questa imbarcazione, che emula le sue qualità distintive di classe ed eleganza. Le suite del ponte inferiore e gli arredi modulari sembrano essere (a buon diritto) gli elementi maggiormente apprezzati ma la disposizione degli spazi e gli standard di spaziosità e comfort dell Absolute 56 FLY, dalla cucina di poppa al pozzetto fino al flybridge, sono stati studiati magistralmente e sapranno sicuramente raccogliere il consenso del mercato americano, dove “bigger is better”.

56 Fly interni

Innanzitutto, posizionando la cucina a poppa e spostando quindi questo ambiente nel pozzetto, si crea uno spazio sinergico ed informale. Inoltre, l’area compresa tra la cucina e la sala da pranzo è protetta da un pannello di vetro che preserva i sedili in tessuto dagli schizzi, una probabilità reale quando si cucina.

Quanto alle sedute, la zona pranzo del pozzetto può ospitare comodamente cinque persone, mentre il divano a dritta, posizionato di fronte al tavolo, può accogliere altri tre ospiti. La configurazione di questo spazio si traduce nella possibilità per gli ospiti di trascorrere tanto tempo in compagnia, considerato che la navigazione, dopo tutto, non è fatta di solitudine ma di convivialità.

56-FLY-flybridge

Oltre agli interni, meravigliosi, anche l’esterno emana il suo carisma. Salendo i gradini sulla sinistra, il fly bridge accoglie i passeggeri in uno spazio “paradisiaco” dove poter godere al meglio del proprio tempo a bordo. Ci si può concedere un bagno di sole sul prendisole di prua, assaporare un pasto o sorseggiare un margarita al mango nella zona pranzo centrale, non lontano da chi si trova ai comandi che può quindi unirsi agli ospiti (senza margarita, ovviamente) o, ancora, rilassarsi su uno dei divanetti più a poppa. Quel che certo è che, qualunque sia la ragione che vi ha spinti a salire, la vista panoramica sull’oceano è assicurata.

Esaltazione dello yachting lifestyle, la 56 FLY è la protagonista indiscussa e dea assoluta del mare (e non del grande schermo stavolta). Un 56 piedi carico di carisma italiano che ha finalmente trovato la sua strada negli Stati Uniti.

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