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I pontili galleggianti di Christo sul Lago d’Iseo

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Non sono barche, ma galleggeranno anche loro. Sono i pontili che Christo, artista di origine bulgara famoso per le sue opere scenografiche, sta per installare sul Lago d’Iseo. L’opera si chiamerà Floating Piers, è stata concepita molti anni fa da Christo e dalla moglie Jeanne-Claude (scomparsa nel 2009), ma non aveva mai trovato il posto giusto dove essere realizzata. Da mesi Christo sta lavorando con il proprio team sul Lago d’Iseo, luogo scelto per dar vita all’installazione che per due settimane (dal 18 giugno al 3 luglio 2016, i giorni più lunghi dell’anno) disturberà la quiete delle sponde del lago, e anche le sue acque.

I Floating Piers saranno una lunga passerella che si snoderà per circa due chilometri sulla terraferma e altrettanti su un pontile galleggiante coperto da una tela di color giallo intenso: per capire l’opera si dovrà letteralmente camminarci sopra, e percepire il repentino cambiamento di equilibrio tra il passo sulla terra ferma e lo spostamento dovuto all’acqua e alle onde. I pontili avranno anche dei bordi degradanti, invitando continuamente chi ci camminerà ad accedere all’acqua.

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Christo, The Floating Piers. Collage 2014 in due parti 77,5 x 66,7 cm e 77,5 x 30,5 cm. Matita, carboncino, pastello, pastello a cera, stoffa, vernice a smalto, fotografie tagliate di Wolfgang Volz e mappa. Photo: André Grossmann © 2014 Christo

 

I Floating Piers saranno costituiti da decine di migliaia di parallelepipedi realizzati in polipropilene, collegati in moduli lunghi 100 metri e larghi 16 che saranno fissati al fondo del lago da oltre 100 ancore, messe in sicurezza da sub professionisti affiancati anche dagli ingegneri che supervisionano l’intero progetto. È un’opera costosa, nell’ordine dei 10 milioni di euro, cifra che come al solito Christo finanzia interamente vendendo i propri disegni e i bozzetti preliminari, senza ricorrere a sponsor o sovvenzioni.

Alcune delle opere di Christo e Jeanne-Claude sono state concepite per essere realizzate in un luogo specifico (la più famosa è forse The Gates, realizzata nel 2005 a Central Park, NYC), mentre nel caso di Floating Piers l’idea è nata a prescindere dal luogo, e l’installazione era già stata tentata a Buenos Aires e a Tokyo, senza però ottenere i permessi per essere compiuta. L’idea di realizzarla sul Lago d’Iseo è venuta all’artista: Christo conosce bene l’Italia, che ha già ospitato diverse sue opere fin dagli anni ’60, e in particolare il lago e l’isola di Montisola, dove vivono circa 2.000 persone che ogni giorno devono prendere un traghetto per raggiungere la terraferma. Da qui l’idea di unire le sponde.

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Christo, The Floating Piers. Collage 2014, 43,2 x 55,9 cm. Matita, pastello a cera, vernice a smalto,. Fotografia di Wolfgang Volz, mappa, campione di stoffa e mappa su tavola marrone. Foto: André Grossmann © 2014 Christo

 

Immagine in evidenza: Christo, The Floating Piers. Collage 2014, 43,2 x 55,9 cm. Matita, pastello a cera, vernice a smalto,. Fotografia di Wolfgang Volz, mappa, campione di stoffa e nastro. Foto: André Grossmann © 2014 Christo

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