Oia 

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Descrizione

Santorini è uno di quei posti che, benché letteralmente “intasato” di turisti durante tutto l'arco della bella stagione, non si riesce a non visitare. Perché l'attrazione esercitata dal suo affascinante paesaggio naturale è davvero tanta: un luogo unico al mondo, anche “diportisticamente parlando”, non capita tutti i giorni infatti di navigare all'interno... di un vulcano.

Ma le cose belle non sono facili e dunque Santorini non è il luogo più ospitale del mondo per chi pratica del sano diporto. Pochi i porti (di marina ce n'è soltanto uno, all'estremità sud dell'isola), numerosi gli ancoraggi ma tutti eccessivamente presi di mira, affollati e spesso anche poco riparati da vento e mare. Aggiungiamoci che il fondale non è quasi mai buon tenitore e il quadro è completo.

Ciononostante il nostro consiglio di una visitina, anche veloce, a Santorini resta; l'ancoraggio di cui parliamo qui si trova in uno dei punti più spettacolari dell'isola, alla sua estremità settentrionale, e per fortuna è anche uno dei meno presi di mira dal turismo.

Sarà perché Oia (conosciuta anche come Ià) è un paese letteralmente arroccato sul bordo della caldera? O sarà perché Fira, il capoluogo, calamita la maggior parte dei turisti con la sua offerta ormai piuttosto livellata verso il basso e la standardizzazione? Sarà come sarà, Oia resta una perla di raro splendore da non farsi assolutamente scappare. Case trogloditiche, cupole blu, stradine che sembrano labirinti, vista mozzafiato sul vulcano e un'atmosfera ancora intatta e “tipica” sono ciò che vi attende a Oia. La vista sulla baia è unica, così come quella sul vulcano, i cui contorni si distinguono nettamente sotto la superficie dell'acqua, guardandolo dall'alto.

Ovviamente... Oia non ha un porto! La natura del luogo (una scogliera a picco sul mare) lo rende di per sé poco ospitale, il ridosso offerto è buono ma solo da nord, tenetelo a mente, si è completamente esposti a tutti gli altri venti, e anche quando soffia il meltemi non si è mai completamente esenti da correnti. Le opzioni possibili per chi vuole passare la notte a Oia sono due: il piccolo molo oppure le boe (in numero di otto) situate proprio di fronte alla costa.

Il molo offre buone profondità (6 metri circa) ma è quasi sempre occupato dai pescatori locali. Se doveste trovare un posto, comunque, ormeggiate di poppa e mantenete una buona distanza dal molo stesso: il fondale è rocce, l'ancora fatica a tenere bene, le correnti generate dai traghetti sono tante e tutto ciò porta a un certo costante movimento anche quando si è ormeggiati, meglio quindi non rischiare un impatto non desiderato contro il molo.

Se il molo dovesse essere già tutto occupato, potete ancorare lì davanti, dove le profondità vanno dai 10 ai 20 metri; sabbia e rocce compongono il fondale, come già detto il rischio che l'ancora non tenga o, in caso contrario, che ci sia da immergersi per disincastrarla, c'è. Sempre attenzione alle condizioni del vento, il ridosso è pessimo da tutti i venti che non siano da nord o nord-est.

Alternativa al molo sono le otto boe sistemate proprio davanti alla scogliera. Non è facile trovarne di liberem, ma una o due dovrebbero in teoria essere sempre a disposizione di chi è di passaggio. Se non trovate posto nemmeno qui, a sud-est di Oia ce ne sono altre piccole e qualcuna grossa: provate qui, magari sarete più fortunati!

Una volta ormeggiato... Oia vi aspetta. La salita è ripida e con le temperature estive non proprio una passeggiata di piacere, ma i panorami ripagano abbondantemente. Ci sono comunque I muli che trasportano sul dorso le persone: un viaggio avventuroso ma assolutamente affascinante! Oia è anche famosa per i tramonti superlativi che si godono dalla città. Non fateveli scappare

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